giovedì 19 settembre 2013

Udine, l’omicidio di Silvia, arrestato un uomo, ha confessato. "Volevo rapirla"

Silvia Gobbato
UDINE - Un uomo con problemi psichici è stato fermato dai Carabinieri nell'ambito delle indagini sull'omicidio a Udine della giovane avvocato Silvia Gobbato. L'uomo ha confessato di essere l'omicida di Silvia Gobbato. Sarebbe stato trovato in possesso di un coltello da cucina sporco da sangue. L'uomo si era avvicinato a un gruppo di poliziotti, autoaccusandosi del delitto
Si tratterebbe di un uomo di 36 anni residente a Pozzuolo del Friuli (Udine), senza precedenti penali. La confessione piena è stata fatta agli inquirenti nel tardo pomeriggio e ha risvolti allucinanti.
L'uomo, che non ha problemi mentali e non era in cura, come in un primo momento era emerso da ambienti investigativi, aveva solo un forte disagio provocato dal fatto di non aver mai lavorato (è studente fuori corso   in Ingegneria all'Università di Udine) e viveva ancora con i genitori. Secondo quando ha raccontato agli investigatori, Garbino aveva in mente di rapire una donna. L'unica colpa di Silvia Gobbato è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Lui non la conosceva, la sua vittima l'ha scelta a caso, secondo criteri tutti suoi. Silvia - ha detto - era da sola, correva piano, quindi   era facilmente "catturabile" e soprattutto aveva con sè un telefonino. Tutto questo a Garbino è bastato per cercare di mettere in atto il suo folle progetto. L'ha avvicinata in modo fulmineo e minacciata col coltello. Voleva immobilizzarla e poi usare il telefonino dell'avvocatessa per denunciare il rapimento e reclamare un riscatto. Ma non aveva messo in conto la reazione di Silvia, che si è difesa. L'agguato è presto degenerato e così  l'ha uccisa.
Secondo quanto si è appreso da ambienti investigativi, l'uomo avrebbe sulle braccia graffi e segni compatibili con l'aggressione alla ragazza. L'uomo si chiama Nicola Garbino ed è di Zugliano, una frazione di Pozzuolo del Friuli.

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