mercoledì 12 dicembre 2012

E’ morto la leggenda del sitar Ravi Shankar, ispiratore dei Beatles


SAN DIEGO (California) - La sua musica trascende le tendenze e le barriere culturali. La vita Pandit Ravi Shankar, che ha attraversato quasi un secolo, si è conclusa martedì.
Il leggendario suonatore di  sitar , che aveva insegnato al Beatle George Harrison come suonare lo strumento a corda e aveva portato la musica indiana in Occidente, è morto all'età di 92 anni a San Diego, in California,  a casa sua: la moglie e la figlia Sukanya Anoushka Shankar, erano al suo fianco. Shankar era anche  il padre della cantante jazz Norah Jones. 
La sua salute era peggiorata nel corso dell'ultimo anno, secondo una dichiarazione dalla sua etichetta discografica, e si era sottoposto a un intervento al cuore per la  sostituzione di una valvola cardiaca lo scorso giovedi.
Purtroppo, nonostante gli sforzi dei chirurghi e dei medici che si occupavano di lui, “il suo corpo non è stato più in grado di sopportare lo sforzo dell’operazione  chirurgica", hanno detto la moglie e la figlia.
Nel 1960 aveva portato la tradizionale musica orientale in Occidente, dando eteri suoni spirituali ai Fab Four attraverso la sua amicizia con Harrison. I suoi virtuosismi a Monterey nel 1967 e Woodstock nel 1969 contribuirono a cementare il suo posto nella storia della musica occidentale come ambasciatore di saggezza orientale per una generazione alla ricerca di nuovi valori.
Durante la sanguinosa guerra del Bangladesh con il  Pakistan nel 1971, Shankar e Harrison avevano lanciato la prima massiccia raccolta di fondi con evento pop con il Concerto per il Bangla Desh,  per affronatre e aiutare il flusso di rifugiati che arrivavano in India.
 Era nato il 7 aprile 1920, e quando lui e Harrison si incontrarono, aveva già 46 anni ed era famoso in India come un musicista classico.
La sua carriera c ha continuato a fondere Oriente con Occidente e nei suoi concerti ha armonizzato il suo sitar con le orchestre. Ha suonato in  duo con il violinista classico americano Yehudi Menuhin. Ha scritto anche la musica per il film di Hollywood "Ghandi".
Shankar aveva mantenuto case negli Stati Uniti e in India.
Nonostante la cattiva salute aveva condiviso un concerto con la figlia Anoushka, anche lei virtuosa di sitar, ai primi di novembre.
Era la sua ultima performance pubblica.

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