domenica 22 aprile 2012

Altro che suicidio: il calciatore Bergamini a Cosenza fu evirato e lasciato morirre dissanguato. Il cadavere pooi buttato sotto un camoin


Bergamini con la maglia del Cosenza

COSENZA. - Il calciatore del Cosenza Denis Bergamini, morto nel novembre del 1989, e il cui decesso venne attribuito a un suicidio, sarebbe stato evirato e mori' dissanguato. E' quanto stabilisce uno perizia redatta il 4 gennaio del 1990 dal medico legale Francesco Maria Avato (di recente autore di una perizia difensiva in favore di Alberto Stasi, il giovane assolto per il delitto di Chiara Poggi) e resa noto oggi da "il Quotidiano della Calabria". La perizia, secondo quanto scrive il giornale, venne ignorata all'epoca da coloro che svolsero le indagini sulla morte di Bergamini. 
Il calciatore del Cosenza, secondo quanto ricostruito dall'inchiesta, venne travolto da un camion lungo la statale 106 jonica nel Cosentino e, secondo la testimonianza della fidanzata, che era insieme a lui, si suicido' facendosi travolgere dal camion. Una tesi che adesso sta trovando una serie di smentite dalle risultanze della nuova inchiesta che la Procura di Castrovillari ha aperto e sta conducendo sulla morte di Bergamini. Il fatto che il calciatore sarebbe stato evirato, oltre ad altre incredibili mutilazioni, e che sarebbe morto per questo, in seguito a dissanguamento, e solo dopo probabilmente lasciato sull'asfalto della strada statale 106, potrebbe fare ipotizzare un movente legato a una vendetta per questioni legate a fatti sessuali e ad una relazione sentimentale che Bergamini avrebbe pagato con la morte.
  "La causa della morte - conclude la perizia medico-legale di Avato - deve essere riferita all'emorragia iperacuta connessa alla lesione vasale. E' evidente inoltre l'assenza di lesioni al capo, al torace, agli arti superiori, alle ginocchia". Tutte circostanze che il corpo avrebbe dovuto mostrare in caso di impatto con un camion.

Nessun commento: