ROMA - Giorgio Napolitano declina l'invito dei No Tav: "Non posso aderire a incontri in cui si discutano decisioni come quelle sulla linea Torino-Lione: decisioni che non mi competono" e "che hanno già formato oggetto, nel corso di parecchi anni, di molte discussioni" dice. Poi, il Capo dello Stato rivolge un appello affinché i manifestanti "desistano da comportamenti inammissibili. Il dissenso è un diritto ma non si accettano violenze e intimidazioni".
"Proprio in coerenza con la natura del mio mandato e del mio ruolo - prosegue il Capo dello Stato - non entro nel merito di contrasti politici. Ma considero mio dovere riaffermare il principio di legalità, il rispetto delle leggi e delle forze poste a presidio dello Stato democratico, come supremo valore costituzionale e fondamento della convivenza civile. L'espressione del sacrosanto diritto al dissenso su qualsiasi scelta e decisione politica e di governo, deve escludere il ricorso a violazioni di legge, violenze, intolleranze e intimidazioni, come quelle che si sono purtroppo verificate anche negli scorsi giorni in nome dell'opposizione al progetto Tav Torino-Lione".
"Rivolgo perciò il più caldo appello a quanti restano non convinti della pur rilevante importanza, per l'Italia e per l'Europa, di quell'opera, affinché‚ desistano da comportamenti inammissibili. C'è bisogno nel Paese di un clima costruttivo, nel quale l'attenzione e gli sforzi si concentrino sull'impegno a garantire sviluppo, occupazione, giustizia sociale", conclude.
Nessun commento:
Posta un commento