PECHINO - La nebbia spessa che avvolge Pechino ha costretto ieri le autorità a cancellare voli e a chiudere alcune superstrade.
Il Beijing Capital International Airport ha cancellato luendì pomeriggio oltre 200 voli in arrivo e in partenza: più di 125 sono risultati in ritardo.
I meteorologi prevedono che venti da un fronte freddo in movimento verso il centro e l’est della Cina dovrebbero da oggi"soffiare via la nebbia".
Il mese scorso il governo aveva ammesso che la foschia era dovuto allo smog.
Il monitoraggio online da l'ambasciata americana a Pechino ha descritto la qualità dell'aria come "pericolosa" per tutte le giornate di domenica e lunedi.
Le autorità municipali di Pechino per la protezione dell'ambiente hanno invece sostenuto che l'inquinamento atmosferico era stato "moderato".
Stato riportato dai media cinesi messo in guardia gli ingorghi di traffico e scarsa visibilità, ma non ha menzionato problemi di salute.
L'Ambasciata degli Stati Uniti e funzionari cinesi utilizzano diversi sistemi per misurare l'inquinamento atmosferico. I controlli dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'aria considerano particelle che sono meno di 2,5 micrometri di diametro. Il Consolato Generale degli Stati Uniti a Guangzhou, in Cina, spiega che queste particelle "si ritiene presentino i rischi maggiori salute" e "sono abbastanza piccole da entrare nei polmoni e anche nel flusso di sangue".
Le stazioni di monitoraggio cinesi in giro per Pechino ne misurano invece di più grandi, tra i 2,5 e 10 micrometri di diametro.
Gli esperti indicano la rapida urbanizzazione e industrializzazione come causa principale della nebbia.
Pechino, per esempio, ha bruciato circa 27 milioni di tonnellate di carbone nel 2010, secondo i media statali. E in circolazione ci sono ormai oltre 5 milioni di auto, contro i circa 3,5 milioni nel 2008.
L'inquinamento è ancora più grave a causa della vastità della popolazione della città (17 milioni) e la velocità della rapida crescita economica.
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