TRIESTE E' di un morto e dodici feriti il bilancio dell'incidente avvenuto intorno alle 14 all'interno del Pala Trieste, dove è crollata un'impalcatura per il concerto di Jovanotti, in programma stasera.
La vittima é un giovane operaio di Trieste, Francesco pinna studente lavoratore, di 20 anni che è morto all'istante. L'operaio sarebbe stato investito dalla struttura, alta una decina di metri. Sono invece ancora da chiarire le cause per cui la struttura è crollata.
E' stato ricoverato nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cattinara uno degli operai rimasti feriti nel crollo. Le condizioni dell'uomo sono giudicate da "codice rosso". Un altro dei feriti è stato ricoverato nel reparto di chirurgia, e man mano gli operatori del Pronto Soccorso hanno smistato gli altri finora giunti dal luogo dell'incidente.
Stando alle prime testimonianze, l'impalcatura si è come "accartocciata" su se stessa. Gli operai che stavano ultimando i lavori necessari per il corretto funzionamento della struttura sono stati investiti dal crollo e alcuni di essi sono rimasti incastrati tra i tubi di acciaio.
Un evento che ha portato il cantante e il suo manager Maurizio Salvadori a decidere di sospendere tutti i concerti dell'"Ora Tour".
"Tutti i concerti sono stati sospesi" ha detto infatti Maurizio Salvadori all'Agi, "entro domani dovremo decidere cosa fare: in questo momento nessuno ha voglia di salire sul palco".
"Il motivo del crollo e' sconosciuto" ha detto il manager della Trident, l'agenzia che segue Jovanotti, "come sempre tutto era certificato da un ingegnere e la struttura era stata utilizzata durante tutta l'estate senza alcun problema". A crollare, ha spiegato Salvadori, e' stato il 'ground support', una impalcatura che viene utilizzata nei palazzetto in cui non e' possibile appendere le luci e l'amplificazione direttamente al soffitto. Il ground support copre il palco e alloggia gli altoparlanti e i riflettori.
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