lunedì 19 dicembre 2011

Romeno prende a sassate il portale della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Arrestato

 ROMA - Questa mattina un uomo ha danneggiato il portone della basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Ha scavalcato la cancellata e ha colpito con un sasso le porte in bronzo e legno. Secondo quanto confermato da fonti della basilica, sono stati danneggiati i quadri raffiguranti l'Annunciazione. L'uomo, un romeno di 32 anni, senza fissa dimora, è stato bloccato quasi subito e arrestato in flagranza di reato dalla polizia.

Da quanto emerso nel corso della ricostruzione effettuata dagli agenti, l'uomo, dopo aver scavalcato le recinzioni in ferro della basilica, una volta nel cortile ha danneggiato nove oggetti in bronzo, scardinandoli dalla Porta Santa. Sul posto i poliziotti hanno rinvenuto gli oggetti ornamentali divelti, di cui uno, che l'uomo aveva ancora in mano quando gli agenti sono arrivati sul posto, e che ha buttato a terra nel tentativo di disfarsene. Dai successivi accertamenti è emerso che gli stessi oggetti divelti sono stati poi utilizzati dal romeno per provocare ulteriori danneggiamenti.

All'arrivo della polizia l'uomo, che non ha dato spiegazioni al suo gesto, si è scagliato contro un agente, nel tentativo di scappare. E' stato bloccato e accompagnato presso gli uffici del commissariato Viminale. Al termine dei riscontri, è stato arrestato per danneggiamento aggravato.



La basilica è una delle quattro di Roma: ad erigerla fu papa Sisto III tra il 432 e il 440. Fu dedicata al culto della Madonna, il dogma della cui divina maternità era appena stato sancito dal Concilio di Efeso (431). La Basilica - il nome completo è Papale Arcibasilica Patriarcale Maggiore Arcipretale di S. Maria Maggiore - è anche conosciuta come Santa Maria della neve o come Basilica liberiana e sorge sulla sommità del colle Esquilino: è l'unica ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana. Il richiamo alla neve ha un significato ben preciso: si dice che il luogo scelto per la chiesa sia stata suggerito anche dal fatto che il 5 agosto un'insolità nevicata abbia imbiancato il colle e che papa Liberio - primo ispiratore della Basilica - abbia tracciato il perimetro nella neve.

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