lunedì 5 dicembre 2011

Otto attivisti di Greenpeace penetrano in una centrale nucleare francese


La centrale nucleare di Nigent sur-Seine, a 95 chilometri da Parigi
Gli attivisti entrano nella centrale (foto Greenpeace)
PARIGI - Otto attivisti di Greenpeace sono riusciti a eludere la sicurezza e a penetrare all'alba in una centrale nucleare vicino a Parigi. L'"intrusione", confermata dalla gendarmeria che ha fatto sapere di aver gia' fermato alcuni dei responsabili, e' avvenuta nell'impianto di Nogent-sur-Seine, 95 chilometri a sud-est della capitale francese. Gli ambientalisti si sono arrampicati sul tetto di un reattore e hanno srotolato uno striscione con la scritta 'non esiste un impianto nucleare sicuro'", ha spiegato il portavoce di Greenpeace, Axel Renaudin.
  Altri tentativi di violare impianti nucleari sono stati fatti in una centrale di Blaye, nel sud-ovest della Francia, e in un centro di ricerca di Cadarache, nel sud-est. Lo ha reso noto la gendarmeria spiegando che sono stati rinvenuti striscioni e scale nei pressi delle due strutture. Un consigliere del presidente Nicolas Sarkozy, Henri Guaino, ha definito "irresponsabile" l'irruzione ma ha anche sottolineato che "se ne devono trarre conclusioni sulla sicurezza per gli accessi agli impianti nucleari". Per il ministro dell'Industria francese, Eric Besson, si e' detto "soropreso" e ha parlato di una possibile "disfunzione" nell'apparato di sicurezza che richiedera' misure per garantire che non si ripeta".

  L'obiettivo del blitz era "dimostrare la vulnerabilita' delle installazioni nucleari francesi, e mostrare quanto sia facile arrivare al cuore di un reattore", ha sottolineato un'esperta nucleare dell'organizzazione ambientalista, Sophia Majnoni. Nel mirino di Greenpeace la valutazione dei pericoli data dal governo francese che "non tiene conto dei rischi gia' individuati in passato e e non impara dalle lezioni di Fukushima". conferenza sul clima in svolgimento nella citta' sudafricana.

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