domenica 25 dicembre 2011

Le navi della Sea Shepherd adesso hanno anche i droni per stanare le baleniere del Giappone in Antartico. E la campagna può cominciare

Il Capitano Paul Watson, Sea Shepherd pilota Chris Aultman e Sea Shepherd Security Officer Jeffrey Milstein con il ronzio del gancio della Steve Irwin.  Foto: Barbara Veiga
Il pilota Chirs Autlman, l'ufficiale Jeffery Millstein e il capitano Paul Watson
La Nisshin Maru vista dal drone il 24 dicembre 2011
La baleniera giapponese  Nissin Mahru vista dal drone il 24 dicembre


MARE ANTARTICO - L'equipaggio della Sea Shepherd ha intercettato la flotta baleniera giapponese oggi, giorno di Natale, un migliaio di miglia a nord del Santuario delle Balene dell'Oceano Australe.
La nave della Sea Shepherd, Steve Irwin, ha usato un drone per individuare e fotografare con successo la  nave-officina giapponese Nisshin Maru il 24 dicembre. Una volta iniziato l'inseguimento, tre  navi giapponesi si sono interposte tra  la Steve Irwin pe la Nisshin Maru per permetterle di fuggire.
Questa volta però la tattica non funzionerà perché i droni, uno sulla Steve Irwin e l'altra sulla Bob Barker  sono in grado di monitorare e seguire la Nisshin Maru e possono ritrasmettere le posizioni alle navi di Sea Shepherd. I droni sono stati donati a Sea Sheper da Bayshore Recicling.
"Siamo in grado di coprire centinaia di miglia con questi droni che hanno dimostrato di essere risorse preziose per questa campagna," dice il Capitano Paul Watson a bordo della Steve Irwin.
Watson aveva ricevuto segnalazioni dai pescatori quando la nave giapponese era passata attraverso lo Stretto di Lombok e l’aveva aspettata a sud dello stretto ad una distanza di 500 miglia al largo della costa sud-ovest della Western Australia. Sea Shepherd ha contattato i balenieri a 37 gradi sud, molto al di sopra del Santuario delle Balene dell'Oceano Australe.
"La caccia è aperta per le prossime 1000 miglia", ha detto il Quartermaster Eleanor Lister di Jersey (UK).
Con la Steve Irwin che impegna le risorse di tre delle navi giapponesi le altre navi  della Sea Shepherd sono riuscite a la flotta baleniera giapponese prima che una sola balena fosse uccisa.
"Questa sarà una ricerca lunga e dura da qui alla costa dell'Antartide - dice il Capitano Watson- Ma grazie a questi droni, ora abbiamo un vantaggio che non abbiamo mai avuto prima: abbiamo gli  occhi nel cielo".
E i giapponesi, nel loro piccolo (si fa per dire) si arrabbiano moltissimo. Perché le navi della Sea Shepherd eseguiranno nei prossimi mesi nel le loro manovre di pesante disturbo alla nave officina e alle navi baleniere, sperando di ripetere il successo dell’anno scorso, quando il Giappone decise di ritirare la sua flotta (che, ricordiamolo, intende quest’anno cacciare ben mille balene).

Nessun commento: