venerdì 16 dicembre 2011

Fiducia per il governo Monti alla Camera: 495 sì, 88 no. Il voto finale sulla manovra questa sera

ROMA - Il Governo Monti ottiene la fiducia sulla manovra economica della Camera. I sì sono stati 495, i no 88, gli astenuti 4. Pdl, Pd e Udc hanno votato sì, mentre contro si sono schierati Lega e Idv.
Il governo ha ottenuto 61 voti in meno dei 556 sì avuti il 18 novembre. Compatto il Carroccio: tutti presenti per 59 no. Nessuna assenza anche per l'Idv, ma il partito di Di Pietro ha perso il deputato Renato Cambursano, che ha votato sì in dissenso dal gruppo. Ci sono anche i voti di due deputati del Pdl tra gli 88 no: sono quelli di Alessandra Mussolini e Giorgio Stracquadanio. 
Nel Pdl erano molti gli assenti, esattamente 23: GiulioTremonti, PaoloRomani, Michela Brambilla Filippo Ascierto, Vincenzo Barba, Viviana Beccalossi, Isabella Bertolini, Maurizio Bianconi, Guido Crosetto, Marcello De Angelis, Rocco Girlanda, Antonello Iannarilli, Pietro Lunardi, Gianni Mancuso, Barbara Mannucci, Antonio Martino, Fiamma Nirenstein, Alfonso Papa (ai domiciliari), Adriano Paroli, Mauro Pili, Maria Rosaria Rossi, Roberto Rosso, Stefano Saglia.
Negano la fiducia al governo anche i tre di Noi Sud (Elio Belcastro, Arturo Iannaccone e Amerigo Porfidia) e gli esponenti delle minoranze linguistiche Siegfried Brugger, Roberto Nicco e Karl Zeller.
Erano infine in missione sei deputati: Antonio Buonfiglio (Misto), Edmondo Cirielli (Pdl), Francesco Colucci (Pdl), Riccardo Migliori (Pdl), Marianna Madia (Pd) e Luca Volontè (Udc). 
 "Senza questa manovra - ha detto Monti - "sarebbero poi necessari sacrifici molto più gravi". Per il ministro allo Sviluppo, Corrado Passera, "la situazione è anche peggio di quello che ci aspettavamo. Siamo in recessione, se qualcuno aveva ancora dubbi". Il voto finale di Montecitorio sulla manovra economica in prima lettura e' previsto per questa sera
Nel pomeriggio la Camera è impegnata nell'esame degli ordini del giorno e alle 19 è previsto l'intervento del premier Mario Monti. Al termine inizieranno le dichiarazioni di voto per il via libera finale. 
Il decreto legge passerà poi al Senato.
 Intanto sulla crisi è intervenuto il presidente Napolitano. L'Italia "deve riuscire a fare bene la sua parte per l'Europa e per se stessa, e quindi chiede sacrifici agli italiani di tutti i ceti sociali, anche agli italiani dei ceti meno abbienti, perché si facciano le scelte indispensabili al fine di preservare lo sviluppo della nostra economia e della nostra società in un clima di libertà e di maggiore giustizia", dice il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato per la XXII edizione di Telethon. 

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