CREMONA - Concluso verso le 20 l'interrogatorio di garanzia, durato circa due ore, di Cristiano Doni. Secondo il difensore del capitano dell'Atalanta la posizione del suo assistito "ora si è notevolmente ridimensionata". L'avvocato ha presentato istanza di scarcerazione per il giocatore. Doni avrebbe ammesso scommesse a livello personale sulle partite ma ha escluso il coinvolgimento della società.
Doni, scortato dagli agenti della penitenziaria, è uscito di corsa dall'ufficio del gip coprendosi il viso con il bavero della giacca e con la sciarpa, rifugiandosi sul cellulare che lo ha riportato nel carcere di Cremona. Stando a quanto riporta il sito de la Gazzetta dello Sport, Salvatore Pino, legale di Doni, ha detto che il suo assistito sta collaborando con i giudici. Doni ha fatto ammissioni su Atalanta-Piacenza precisando di aver agito a titolo personale facendo scommesse su alcune partite di cui aveva avuto informazioni.
Il giocatore ha negato qualsiasi contatto o conoscenza con il gruppo degli "zingari". Ammissioni anche su Ascoli-Atalanta, negate invece scommesse su Padova-Atalanta, la partita che avrebbe visto il coinvolgimento della società nerazzurra.
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