venerdì 9 dicembre 2011

Berlusconi al processo contro un giornalista per le foto scattate a Villa Certosa: la mia casa non è un harem.




MILANO - ''E' impossibile fare quelle foto se non si entra nella proprieta''': cosi' Silvio Berlusconi ha spiegato durante la sua testimonianza al processo al giornalista Pino Belleri ex direttore di "Oggi"" per foto scattate a Villa Certosa, la sua residenza in Sardegna, dal fotografo Zappadu. Una residenza dove il premier ha ricordato di avere incontrato molti politici importanti. Berlusconi, ha descritto Villa Certosa nella sua testimonianza al processo a Pino Belleri. Ha parlato della villa, delle pertinenze, dello studio tv coperto, dei musei botanici, fra cui quello ''degli ibiscus che e' il piu' grande al mondo'', e anche di una pizzeria, una gelateria e un luna park. ''E' un parco meraviglie - ha sottolineato - dove chi viene decide molto malvolentieri di andarsene''.
Per Silvio Berlusconi, che ha testimoniato oggi nel processo a carico del giornalista Pino Belleri per alcune fotografie scattate nel 2007 che ritraevano l'ex premier a Villa Certosa con alcune ragazze, quegli scatti erano ''normali, e' stato il modo in cui sono stati presentati, come 'harem di Berlusconi', che contravveniva alla realta'''. Ricordando quell'incontro con alcuni ospiti, Berlusconi ha spiegato che ''c'erano cinque persone che mi stavano addosso in una foto di gruppo, foto che io faccio sempre''.
''Sul fatto che io prendessi per mano i miei ospiti, dico che e' mia abitudine, e' il mio modo di comportarmi normale''. La testimonianza di Berlusconi e' durata meno di mezz'ora e l'ex premier se ne e' appena andato dal tribunale senza parlare ai cronisti.

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