Augusto Minzolini |
ROMA - L'ex direttore del Tg1, Augusto Minzolini, è stato condannato dalla terza Corte d'Appello a 2 anni e sei mesi per l'accusa di peculato continuato per aver utilizzato in modo improprio la carta di credito aziendale. In primo grado il senatore di Forza Italia era stato assolto.
I giudici hanno anche disposto l'interdizione dai pubblici uffici per l'intera durata della pena. Nei confronti di Minzolini il Pg aveva chiesto una condanna a 2 anni di reclusione. Nel capo di imputazione si contestava al giornalista di aver sforato, in 14 mesi, il budget a sua disposizione nella misura di circa 65 mila euro, somma, peraltro, restituita dal direttore del Tg1 all'azienda. Parte dell'accusa si concentrava su una serie di pranzi per i quali Minzolini non avrebbe presentato i giustificativi.
"Sono allibito e attonito. Assolto da Corte dei Conti, in primo grado e da giudice del lavoro, condannato a 2,6 anni in appello. Dov'è la certezza del diritto". Lo scrive su twitter Minzolini commentando la sentenza di condanna.
"E' una sentenza che ci lascia interdetti. Alla lettura delle motivazioni valuteremo il ricorso in cassazione". E' il commento dei difensori di Augusto Minzolini, gli avvocati Fabrizio Siggia e Franco CoppI. In aula i due penalisti avevano sostenuto che la carta di credito aziendale fosse "un mezzo di pagamento agevolato assegnato a Minzolini dalla direzione generale della Rai senza dover attendere il rimborso delle spese sostenute nel suo ruolo di direttore del telegiornale".
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