MILANO - "Penso che abbiamo fatto un passo avanti", anche se "ci sono delle differenze": lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine dell'incontro nel quadro dell’Asem con Vladimir Putin e Petro Poroschenko a Milano sulla crisi ucraina.
Alla prefettura di Milano ci sono anche la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il premier britannico David Cameron, il presidente del consiglio europeo Herman Van Rompuy, quello della commissione europea Josè Manuel Barroso.
C'e' la disponibilità da parte dei paesi europei a collaborare per il "controllo delle frontiere" in Ucraina "anche con i droni", ha aggiunto Renzi durante una conferenza stampa al termine del vertice. Per il controllo delle frontiere - ha osservato - "oggi abbiamo a disposizione le nuove tecnologie. Non possiamo accettare l'instabilità dell'Ucraina - ha proseguito - ma dobbiamo coinvolgere la Russia nelle grandi questioni internazionali. Il ruolo della Russia potrebbe essere molto importante per Ebola Isis, Siria,Iraq, Libia e le altre crisi internazionali. Vladimir e Petro hanno discusso in modo chiaro e franco. Non sarà un progresso immediato e per queste ragioni spero che nelle prossime ore, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, andremo a decisioni per arrivare a un punto cruciale della crisi Ucraina. Abbiamo sottolineato un senso di urgenza".
Sulla stessa onda il presidente russo, Putin, che ha definito l'incontro ''buono, positivo''..
All'incontro fra Putin, Poroshenkoe i leader europei è emerso ''che la cosa più importante, e su questo c'è stato un accordo, è l'attuazione del protocollo di Minsk'', ha detto il presidente della Commissione europea,José Manuel Barroso, aggiungendo che dovranno esserci anche una verifica sul cessate il fuoco e elezioni locali.
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