ROMA - "Hanno una responsabilità gigantesca. Hanno spaccato il fronte moderato aprendo la strada a provvedimenti che hanno nuociuto al Paese". Questa l'accusa lanciata da Giovanni Toti contro il leader del Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano. "L'asse si era spostato a sinistra - riprende Toti a "In mezz'ora" -. Quando Berlusconi parla di utili idioti, al netto degli idioti, loro sono stati la stampella del governo di sinistra. Hanno fatto una scelta a nostro modo nociva anche dal punto di vista umano. Sono tutti nominati da Berlusconi e ancora oggi sono lì per quello. Oggi stanno volontariamente andando a sostenere un governo nato dal Comitato centrale di un partito".
Il segretario del Partito democratico Matteo Renzi salirà al Colle alle 10.30, per il colloquio con il Capo dello Stato. A questo punto è scontato che sarà il sindaco di Firenze il premier incaricato di formare il nuovo governo, che succederà all'esecutivo guidato da Enrico Letta. Secondo voci ufficiose che circolano negli ambienti vicini a Palazzo Vecchio, Renzi, dopo l'eventuale incarico, sarebbe intenzionato a rientrare a Firenze nel pomeriggio di domani per dare l'addio ufficiale al Municipio, salutando il Consiglio e la Giunta comunale. Potrebbe, invece, slittare il faccia a faccia tra Renzi e Angelino Alfano, previsto in un primo momento stasera a Roma, fermo restando che la trattativa con Ncd continua. In queste ore frenetiche di contatti si sta, infatti, cercando di trovare una soluzione. L'incontro tra i due leader dovrebbe tenersi dopo il conferimento dell'incarico. Dalle parti del Nazareno fanno sapere che allo stato non c'è nessuna conferma di un colloquio tra loro.
Intanto, Maria Elena Boschi, a Rainews24, parla dei tempi della formazione del governo. ''Sono giornate decisive, sono stati chiesti tempi non particolarmente accelerati. Prenderemo qualche giorno, e non resta che aspettare domani''. Quanto all'ipotesi che la stessa responsabile riforme del Pd rischi di diventare la più giovane ministro, Boschi replica: ''A parte che non rischio niente, il toto ministri è un po' come il toto Sanremo... E comunque, se dovesse succedere ci sono stati altri più giovani di me, come Giorgia Meloni, quando è diventata ministro''.
Ministero Economia - Mentre l'ufficio stampa di Romano Prodi esclude la possibilità che il Professore "assuma l'incarico di ministro dell'Economia", cosa "destituita di ogni fondamento", il ministro uscenteFabrizio Saccomanni asserisce che la politica non vuole occuparsi di economia, "perché è difficile". In un'intervista di Maria Latella, su Skytg24, alla domanda se a via XX settembre sia meglio un politico o un tecnico, Saccomanni risponde: il Mef è "un ministero cruciale, affidato più spesso a tecnici o politici 'anomali'''. ''L'ultimo vero politico è stato Emilio Colombo, negli anni '70''. Poi si sono susseguiti dei ''tecnici'' come ''Ciampi, Dini e Padoa-Schioppa'', oppure dei ''politici un po' anomali'' come ''Andreatta e Tremonti''. La politica preferisce occuparsi di altre cose ''perché questo è il ministero del no'', osserva Saccomanni.
Un altro 'no' è quello di Andrea Guerra. "Sono sereno e felice e rimango a fare il mio lavoro in questa bella azienda'', dichiara l'ad di Luxottica. ''Auguro tutto il bene possibile al nuovo governo che nascerà. Io personalmente, insieme a Luxottica -sottolinea- faremo sempre di tutto per contribuire alla evoluzione positiva del nostro Paese".
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