MOSCA - Il premier Medvedev parla dell'Ucraina |
MOSCA - Continua il processo di transizione in Ucraina dopo la rivolta che ha portato alla destituzione del presidente Viktor Ianukovich, uomo fedele a Mosca. Ed è proprio dalla Russia che vengono i primi distinguo. Il premier russo Dimitri Medvedev ha detto infatti che "la legittimità di alcuni organi istituzionali" dell'Ucraina "suscita forti dubbi". "La situazione - ha aggiunto scuro in volto - rappresenta una minaccia per i nostri interessi e per la vita dei nostri cittadini", spiegando così le ragioni del richiamo dell'ambasciatore russo a Kiev. "La gente armata e a volto coperto non è un partner con cui poter dialogare", ha poi rimarcato.
Intanto l'Alto rappresentante Ue Catherine Ashton è arrivata a Kiev per incontrare i vari leader politici, in particolare i rappresentanti dei partiti della nuova maggioranza al parlamento ucraino, e gli attori chiave, tra cui Iulia Timoshenko. L'obiettivo è di "trovare una soluzione durevole alla crisi politica e misure per la stabilizzazione della situazione economica". Al momento per l'Ue "è troppo presto per mettere sul tavolo una serie di opzioni" per misure finanziarie a sostegno dell'Ucraina, anche se sia Ashton sia il commissario agli affari economici Olli Rehn hanno entrambi avuto contatti con la Bei e il Fmi. "Nessuna opzione è esclusa", ha detto il portavoce di Bruxelles, ma gli aiuti "sono legati a un programma di riforme" che il paese dovrà impegnarsi a portare avanti, "condizione" questa "importante anche per il Fmi".
KIEV - Lumini in piazza Maidan in ricordo dei dimostranti uccisi |
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