NEW DELHI - Il ministro della Difesa indiano A.K. Antony ha negato oggi che vi siano cedimenti del governo riguardo al processo dei marò."Stiamo andando avanti su questa vicenda in base alle leggi indiane". Ha poi assicurato che "non c'e' spazio per compromessi" e non "faremo marcia indietro": "saranno processati con le leggi del nostro Paese".
Antony, che è originario del Kerala, Stato dove è avvenuto l'incidente il 12 febbraio 2014, ha risposto così alla domanda di un giornalista che gli chiedeva se il governo stesse ammorbidendo la sua posizione dopo che il ministero della Giustizia aveva sposato l'opinione del ministero degli Esteri sulla inapplicabilità della legge per la repressione della pirateria (Sua Act). Il ministro ha concluso sostenendo che comunque la decisione viene trattata dai ministeri dell'Interno e degli Esteri.
Domani pomeriggio, quando è prevista la nuova udienza sui marò dopo il rinvio del 18 febbraio, il procuratore indiano G.E. Vahanvati dovrebbe presentare alla Corte Suprema la soluzione trovata dal governo per processare i due Fucilieri di Marina.
Appena insediato il premier Matteo Renzi aveva telefonato a Girone e Latorre, assicurando che "faremo semplicemente di tutto". Domani all'udienza non ci saranno l'inviato speciale Staffan De Mistura e l'ambasciatore italiano a Dehli, richiamato dall'Italia dopo l'ennesimo rinvio da parte della Corte suprema indiana.
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