TREVISO- Ressa di fotografi davanti alla scuola Coletti mentre arriva Renzi |
TREVISO - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è arrivato a Treviso con i ministri dell'Istruzione Stefania Giannini e del Lavoro Giuliano Poletti. Prima tappa la scuola media statale 'L.Coletti' alla periferia della città veneta, esempio di integrazione visto l'alto numero di figli di immigrati che frequentano l'istituto. Una visita andata "bene, molto bene" come si è limitato a dire il premier dopo un'ora passata a parlare con i ragazzi e gli insegnanti. Nel corso della visita a Treviso .
Parlando con i ragazzi e gli insegnanti il premier li ha esortati a segnalargli i problemi: "Se c'è qualcosa che non va - ha detto - poi me lo segnalate alla casella matteo@governo.it. Ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti da fare a casa". La casella di posta per ascoltare richieste e problemi sarà aperta nei prossimi giorni. Renzi ha sottolineato più volte l'importanza dell'educazione scolastica come "punto di ripartenza del Paese".
Renzi ha ribadito l'importanza della scuola: "Per noi la scuola è un luogo da cui ripartire, e nelle prossime ore con il ministro Giannini a palazzo Chigi studieremo come attuare il piano straordinario per l'edilizia scolastica, uno dei motori di sviluppo". "Da presidente del Consiglio - ha aggiunto - l'incontro di oggi mi ha lasciato come segno nel cuore il dolore e l'impegno dei genitori che decidono per i loro figli di investire sulla scuola". ''Da qui al 17 marzo quando avremo il bilaterale con Angela Merkel andremo con le idee chiare sul piano del lavoro e con il jobs act sostanzialmente pronto''. Lo ha detto poi il premier incontrando a Treviso una settantina di sindaci locali ed il governatore Luca Zaia. Renzi ha anche annunciato l'intenzione di fare entro il 10 marzo "una sorta di censimento per una verifica puntuale" per capire quanto si può sforare per allargare le maglie del patto di stabilità ai Comuni. Il premier ha ribadito poi la volontà di "una procedura d'urgenza" per "rammendare" le scuole durante la pausa estiva. "Vorrei tempi certi per accelerare le gare su questo non prendo impegni perché dobbiamo fare delle verifiche".
Contestazioni e lancio arance - Il premier è stato contestato arrivando a Palazzo Rinaldi: da un gruppo eterogeneo di persone sono partite grida di "buffone buffone" e sono anche volate alcune arance che non hanno però raggiunto il premier. Del gruppo fanno parte anche alcuni esponenti del movimento dei forconi del gruppo del cosiddetto 9 dicembre. Dai dimostranti è partito lo slogan "assassino, assassino" mentre venivano esposti altri manifesti dello stesso tenore. I manifestanti hanno chiesto inoltre a gran voce di poter votare per un referendum "che dia l'indipendenza al Veneto".
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