ROMA - Quasi tre ore di confronto ma alla fine le posizioni tra il premier Enrico Letta ed il vicepremier Angelino Alfano restano ''distanti'' sull'agibilità politica di Silvio Berlusconi. E' quanto si apprende al termine del vertice a Palazzo Chigi. Un incontro duro tra il premier Letta ed il vicepremier Alfano sulla vicenda Berlusconi. E' quanto si apprende da fonti Pdl: il segretario Pdl ha fatto presente che non è possibile che un partito resti dentro la coalizione se l'altro partito della coalizione fa decadere il leader del partito alleato per un atteggiamento pregiudiziale.
Il faccia a faccia tra Letta e Alfano conferma che il governo è in bilico. La soluzione per garantire l'agibilità politica di Berlusconi non c'è. "Io non posso dire al Pd di non votare per la decadenza, la giunta decide secondo criteri giuridici e non politici. A questo punto sta a voi decidere che cosa fare", avrebbe spiegato il premier ad Alfano. Tra due giorni Berlusconi tornerà a riunire i suoi in un vertice ad Arcore per capire come muoversi. L'unico spiraglio che sembra possibile è quello di prendere tempo in giunta, con il tema della retroattività della legge Severino. Una possibilità che permetterebbe al governo di andare avanti un altro mese chiudendo così la finestra del voto in autunno.
"In uno Stato democratico il principio di legalità è un principio a cui tutti devono soggiacere, perché davvero la giustizia deve essere uguale per tutti". Lo ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, riferendosi al caso Berlusconi. "Le sentenze vanno rispettate e fatte eseguire. Non è una battaglia contro Berlusconi - sottolinea Epifani - ma in favore di uno Stato di diritto. Fa bene Letta a proseguire la sua azione di governo". "Nessuno ci farà cambiare idea e nessuno può tirarci per la giacchetta. Per noi la bussola sono gli interessi del Paese, e lo ripeto, che vengono prima degli interessi dei democratici e ancor prima di quelli di un'unica persona", ha ricordato Epifani parlando dal palco della Festa del Pd di Siena, commentando la fine del vertice Letta-Alfano. "Speriamo che nessuno voglia assumersi la responsabilità del tanto peggio tanto meglio. Sarebbe davvero paradossale che dopo aver visto perdere il lavoro, visto le aziende chiudere, giovani che non trovano lavoro, si aprisse una crisi al buio in queste condizioni".
Il faccia a faccia tra Letta e Alfano conferma che il governo è in bilico. La soluzione per garantire l'agibilità politica di Berlusconi non c'è. "Io non posso dire al Pd di non votare per la decadenza, la giunta decide secondo criteri giuridici e non politici. A questo punto sta a voi decidere che cosa fare", avrebbe spiegato il premier ad Alfano. Tra due giorni Berlusconi tornerà a riunire i suoi in un vertice ad Arcore per capire come muoversi. L'unico spiraglio che sembra possibile è quello di prendere tempo in giunta, con il tema della retroattività della legge Severino. Una possibilità che permetterebbe al governo di andare avanti un altro mese chiudendo così la finestra del voto in autunno.
"In uno Stato democratico il principio di legalità è un principio a cui tutti devono soggiacere, perché davvero la giustizia deve essere uguale per tutti". Lo ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, riferendosi al caso Berlusconi. "Le sentenze vanno rispettate e fatte eseguire. Non è una battaglia contro Berlusconi - sottolinea Epifani - ma in favore di uno Stato di diritto. Fa bene Letta a proseguire la sua azione di governo". "Nessuno ci farà cambiare idea e nessuno può tirarci per la giacchetta. Per noi la bussola sono gli interessi del Paese, e lo ripeto, che vengono prima degli interessi dei democratici e ancor prima di quelli di un'unica persona", ha ricordato Epifani parlando dal palco della Festa del Pd di Siena, commentando la fine del vertice Letta-Alfano. "Speriamo che nessuno voglia assumersi la responsabilità del tanto peggio tanto meglio. Sarebbe davvero paradossale che dopo aver visto perdere il lavoro, visto le aziende chiudere, giovani che non trovano lavoro, si aprisse una crisi al buio in queste condizioni".
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