L’AJA - I progetti occidentali d'intervento in Siria sono "una sfida" alla Carta dell'Onu e ad altre norme di diritto internazionale, ha detto il viceministro degli Esteri russo, Ghennadi Gatilov, al segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon.
Anche Venezuela, Cuba, Ecuador e Bolivia dicono no a un intervento militare in Siria. "Un attacco avrebbe conseguenze estremamente gravi per il Medio Oriente, regione che è già profondamente turbata", ha dichiarato il ministero degli Esteri di Cuba. Più possibilista il Brasile che, come spiegato dal ministro degli Esteri carioca, non sosterrà un intervento militare almeno che non ci sia l'approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
La Cina chiede moderazione e calma nell'affrontare la questione siriana. "La Cina - ha detto il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi - guarda con attenzione alla questione siriana e ci opponiamo a qualsiasi uso di armi chimiche, sostenendo invece un'indagine imparziale, professionale, indipendente e oggettiva da parte delle Nazioni Unite". Wang ha aggiunto che nessuno dovrebbe interferire con pregiudizio nelle indagini degli ispettori Onu.
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