mercoledì 21 agosto 2013

Gli attivisti siriani: 1300 morti con i gas letali. Si muovono Onu e Ue

Un filmato mostra decine di cadaveri
DAMASCO - Attivisti siriani continuano ad accusare le forze del presidente Bashar al Assaddi aver compiuto una strage usando armi chimiche nell'ultimo pesante bombardamento nelle aree vicine a Damasco sotto controllo dei ribelli. La Coalizione nazionale delle opposizioni siriane in esilio parla di 1.300 vittime. La denuncia tuttavia non può essere verificata in maniera indipendente.
La denuncia arriva nel giorno della visita a Damasco di un team Onu di esperti di armi chimiche. Dapprima i Comitati locali di coordinamento siriani hanno parlato di "centinaia di martiri e di feriti, tra cui donne e bambini", che sarebbero "il risultato del barbaro uso di gas letali da parte del regime criminale nelle città dell'est Ghouta". Poi è arrivato il bilancio molto più pesante tracciato da una nota della Coalizione nazionale delle opposizioni siriane: 1.300 vittime.

Damasco smentisce - Fonti del governo siriano, citate dall'agenzia ufficiale Sana, hanno smentito l'uso di armi chimiche, affermando che si tratta solo di "un tentativo di ostacolare il lavoro degli ispettori dell'Onu sulle armi chimiche", attualmente in Siria.

La Ue: "Inchiesta immediata" - I ministri degli Esteri dell'Unione europea hanno chiesto un' "inchiesta immediata e approfondita" sull'uso di armi chimiche in Siria, che se confermato sarebbe "inaccettabile". La Gran Bretagna e laFrancia in particolare vorrebbero l'apertura di un'indagine Onu sul bombardamento condotto presumibilmente con sostanze chimiche. Londra, Parigi e Washington hanno chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che ha accolto l'istanza ed è stato convocato alle 20 ora italiana.

Ban Ki Moon scioccato - L'Onu si sta già muovendo nelle indagini sull'uso delle armi chimiche in Siria. Gli ispettori del Palazzo di Vetro sono già in contatto con le autorità di Damasco. Il capo missione Ake Sellstrom, sta discutendo con il governo siriano "tutte le questione relative alle accuse, incluso quest'ultimo incidente", ha detto il portavoce. Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki moon, è "scioccato" dalle notizie sull'uso di armi chimiche in Siria.


Mosca: "Provocazione" - Intanto, la Russia, uno dei più fedeli alleati del regime siriano, ha fatto sapere che considera le accuse a Damasco di aver utilizzato armi chimiche una "provocazione pianificata da tempo". "Già nei giorni scorsi - ha affermato il ministero degli Esteri di Mosca - fonti dell'opposizione siriana avevano parlato dell'uso di armi chimiche, che di fatto non c'è stato". Per il ministero, poi, alcuni mezzi di informazione regionali si sarebbero schierati dalla parte degli insorti con una "campagna d'informazione aggressiva". La Russia chiede a sua volta 

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