lunedì 9 aprile 2012

Truppe siriane sparano contro campo profughi in territorio turco


Il campo profughi colpito dai siriani in Turchia


DAMASCO - Il governo siriano ha annunciato che non ritirerà le truppe dalle città se non avrà garanzie scritte da parte dei gruppi armati del Paese. Lo ha fatto sapere il ministero degli Esteri siriano in una nota, precisando che i "gruppi terroristi armati" devono mettere per iscritto che anche loro deporranno le armi. 

''Due siriani e un cittadino turco sono rimasti feriti quando forze siriane hanno aperto il fuoco contro un campo profughi all'interno della Turchia'', precisa il sito del quotidiano turco Zaman citando fonti ufficiali turche. Il turco, viene aggiunto, è ''un interprete che lavora dentro il campo composto da prefabbricati''. Dopo il ferimento il ministero degli Esteri turco ha telefonato all'incaricato d'affari siriano ad Ankara ''chiedendo che le forze siriane smettano di sparare immediatamente''.

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), con sede a Londra, sei membri delle forze di sicurezza e delle guardie di frontiera siriane sono rimasti uccisi in scontri con militari ribelli vicino al villaggio di Salama, nei pressi della frontiera con la Turchia. Mentre fonti ufficiali di Damasco affermano che nove agenti di polizia e un militare governativo sono stati uccisi ad Aleppo. 

Almeno 75 persone sono morte nelle violenze di oggi in Siria, secondo fonti dei Comitati locali di coordinamento dell'opposizione citate dalla Cnn. Le vittime sono segnalate in particolare nelle province di Hama, Idlib, Homs e Daraa.




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