Il momento dell'autogol di Masiello nel derby Bari-Lecce |
BARI - Dopo aver negato più volte, durante gli interrogatori, la combine del derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011 (terminato 0-2), Andrea Masiello ha finito con l'ammettere al pm di aver fatto, per soldi, l'autogol che permise ai giallorossi di vincere la partita e di restare in A.
L'ammissione è contenuta in una nota inviata da Masiello al pm Ciro Angelillis, pochi giorni fa: il 28 marzo 2012. La circostanza emerge dagli atti giudiziari alla base del provvedimento di arresto di Masiello che per la combine avrebbe intascato 50mila euro mentre i suoi amici-scommettitori arrestati, Gianni Carella e Fabio Giacobbe, avrebbero ricevuto durante in un incontro in un hotel di Lecce 180.000 euro da un faccendiere probabilmente vicino al Lecce che i carabinieri stanno per identificare.
"Voglio aggiungere - scrive l'ex difensore del Bari alla procura - che, quando il risultato era sullo 0-1, ho sfruttato un'occasione che mi si è posta per poter cristallizzare definitivamente l'esito di sconfitta per il Bari e per poter - quindi - ottenere il pagamento promessomi, realizzando così l'autogol con cui si è concluso l'incontro".
Pm: "Per la combine 50mila euro"
Masiello per la combine avrebbe intascato 50mila euro mentre i suoi amici-scommettitori arrestati, Gianni Carella e Fabio Giacobbe, avrebbero ricevuto durante in un incontro in un hotel di Lecce 180mila euro da un faccendiere probabilmente vicino al Lecce che i carabinieri stanno per identificare.
Masiello per la combine avrebbe intascato 50mila euro mentre i suoi amici-scommettitori arrestati, Gianni Carella e Fabio Giacobbe, avrebbero ricevuto durante in un incontro in un hotel di Lecce 180mila euro da un faccendiere probabilmente vicino al Lecce che i carabinieri stanno per identificare.
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