ROMA La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d'appello di condanna a sette anni di reclusione per il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri per concorso esterno in associazione mafiosa.
Il processo di secondo grado dovrà essere rifatto a Palermo davanti ad altri giudici. Dichiarato inammissibile, invece, il ricorso della procura generale di Palermo, che chiedeva per Dell'Utri una pena più severa.
Accolte in pieno, dunque, le richieste della procura generale
Il processo di secondo grado dovrà essere rifatto a Palermo davanti ad altri giudici. Dichiarato inammissibile, invece, il ricorso della procura generale di Palermo, che chiedeva per Dell'Utri una pena più severa.
Accolte in pieno, dunque, le richieste della procura generale
Marcello Dell'Utri ha accolto "con sollievo" la notizia della sentenza con cui la Cassazione ha disposto un nuovo processo a Palermo. "Lo affronterò ancor più convinto della mia innocenza che ho testimoniato in tutti questi anni, fiducioso nella giustizia", ha detto il senatore. Nessun commento, invece, dal procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo. "Finalmente ho trovato una magistratura che mi ha giudicato in maniera serena", sono state le prime parole di Dell'Utri a uno dei suoi legali. "La decisione della Cassazione dimostra che nei confronti di Dell'Utri sono stati fatti dei processi contrari al diritto, e la Suprema Corte, nonostante le pressioni che si sono manifestate in questo ultimo periodo, ha preso una decisione coraggiosa ma pienamente aderente ai principi del corretto funzionamento della giurisprudenza". Questo il commento dei legali del senatore del Pdl, avvocati Pietro Federico e Giuseppe Di Peri. "Nel nuovo processo d'appello che si terrà a Palermo noi non ci auguriamo la prescrizione, né la cercheremo, ma chiederemo che sia riconosciuta l'estraneità e l'innocenza del senatore Marcello Dell'Utri", hanno aggiunto i legali commentando la decisione della Suprema Corte.
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