domenica 4 dicembre 2011

Via libera del consiglio dei ministri alle “misure salva Italia”. Prelievo una-tantum sui capitali "scudati"

Un decreto "salva Italia". Abolite le giunte provinciali, drastica riduzione dei consiglieri. Tracciabilità a 1000 euro. Blocco della rivalutazione delle pensioni rispetto all'inflazione sopra i 935 euro. Passaggio al contributivo, 42 anni di versamenti per le pensioni d'anzianità (41 per le donne). Soppressi Inpdap e d Enpals. Nessun aumento dell'Irpef.  E Monti rinuncia al suo compenso di premier e ministro dell'economia






Monti e il ministro Fornero durante la conferenza stampa
ROMA - Via libera del consiglio dei ministri alla manovra. La riunione del governo e' durata più di tre ore. Una manovra per favorire "la crescita" ma anche "una distribuzione dei sacrifici con equita'". Mario Monti ha illustrato con una conferenza stampa iniziata alle 19:30 la manovra che ha avuto il via libera in Consiglio dei ministri definendo le misure “un decreto salva Italia” "Sono state prese misure significative sull'evasione fiscale. A questo riguardo i nostri provvedimenti sono molto incisivi. C'è anche una disciplina dimagrante significativa anche per noi stessi", afferma il premier. "I sacrifici devono essere visti nella prospettiva di un risveglio dell'economia italiana e della societa' italiana", aggiunge Monti. «Abbiamo distribuiito i sacrifici con equità. con da subito una sensibile riduzione dei costi della politica», dice. L’obiettivo è «mettere sotto forte controllo il disavanzo e il debito per non essere guardati come un focolaio sospetto da parte dell’Europa».

La prima misura anti-casta tocca se stesso. «Rinuncerò al mio compenso di premier e ministro», dice. Poi tocca ai colleghi. «Per i membri del Governo ci sarà un criterio di trasparenza a livello delle migliori pratiche internazionali, e abbiamo deciso di ispirare le nostre dichiarazioni patrimoniali al principio di non dichiarare solo quello che prevede la modulistica attuale ma di dichiarare per intero i patrimoni».


Il Professore parla di "lotta contro i privilegi, contro il nepotismo e le rendite". "Per certi aspetti dobbiamo tirare la cinghia ma mettiamo subito in atto meccanismi per la crescita. Vogliamo che l'Italia si senta orgogliosa, che gli italiani non si sentano derisi",dice Monti.  Tre i punti sui quali interviene la manovra che sarà varata durante il consiglio dei Ministri: bilancio pubblico, previdenza e sviluppo. 
"Vorrei rivolgermi ai cittadini italiani. Il governo ha ricevuto dal Capo dello Stato e dal Parlamento un mandato di corta durata e di severo impegno: quello di aiutare l'Italia ad uscire da una crisi gravissima. Una crisi internazionale che rischia di compromettere quanto e' stato costruito uin 60 anni di sacrifici". 


“L'Italia rischia di macchiarsi della responsabilita' di contribuire a far andare in senso negativo l'economia europea, ma e' anche il momento in cui l'Italia e' capace di trovare la forza in se' per risolvere questi problemi", dice il Professore. "Abbiamo distribuiito i sacrifici con equita'. Ci sarà la lotta all'evasione fiscale e da subito una sensibile riduzione dei costi della politica". 


"Il debito dell'Italia e' colpa degli italiani, non degli europei, colpa di chi in passato non ha pensato alle future generazioni: in questo momento il capo dello Stato ha chiesto a questo governo di salvare l'Italia". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, in conferenza stampa.


'''Non e' nostro potere abolire le province nel decreto odierno'', ma nel provvedimento abbiamo ''profondamente modificato le province: abbiamo eliminato le giunte provinciali e c'e' una drastica riduzione del numero consiglieri''. I consigli provinciali avranno solo dieci componenti, gli organi previsti vengono riportati al ruolo di governo intermedio", dice Mario Monti in conferenza stampa.
Ci sarà un "intervento una-tantum di pari importo dell'imposta di bollo dell'1,5% per i capitali fatti rientrare in Italia con lo scudo fiscale. Questi interventi - ha sottolineato - hanno valore di giustizia".


Tutte le agevolazioni fiscali e i benefici assistenziali saranno soggetti all'Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente, e oltre una certa soglia di reddito non saranno più concessi. Sarà previsto un decreto di natura non regolamentare del presidente del Consiglio dei ministri da emanare previo parere delle commissioni parlamentari competenti entro il 31 maggio 2012 a stabilire la revisione delle modalità di determinazione dell'Isee. A rischio assegni per gli asili nido, esenzioni per la tassa universitaria e altri tipi di regimi agevolati. I risparmi derivanti dalla misura saranno riassegnati al fondo per le politiche sociali per essere destinati a interventi a favore di famiglie numerose, di donne e di giovani.




Il ministro Fornero si commuove
 Il ministro del Welfare Elsa Fornero si è commossa durante la conferenza stampa di presentazione della manovra. Inizia spiegando ''i vincoli finanziari oggi sono severissimi: nessuna riforma nell'anno della sua introduzione da risparmi. E' un meccanismo lungo. E allora abbiamo dovuto, e ci e' costato anche psicologicamente, chiedere un sacr...''. Il ministro non ha terminato la frase che sui riferiva al blocco della perequazione delle pensioni. 
Il resto è in sostanza una conferma delle indiscrezioni corse per tutta la giornata, ad eccezione del ritocco dell'Irpef per i redditi alti, che non è stato invece effettuato.


Dal 2012 sarà possibile lasciare il lavoro in anticipo rispetto all'età di vecchiaia solo con almeno 41 anni di contributi per le donne e 42 per gli uomini. Le altre novità vanno dall'estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori, all'aumento dell'età di vecchiaia per le donne del settore privato, dall'abolizione delle finestre mobili, all'aumento delle aliquote sugli autonomiPer chi esce in pensione anticipata (quindi con almeno 42 anni e un mese di contributi se uomini) prima dei 63 anni di età dal 2012 avrà una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo del 3% per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento prima dei 63 anni di eta'. 
Sara' flessibile la scelta delle pensioni nel settore privato da un'età minima di 62 anni a 70 calibrata su incentivi per chi resta e disincentivi per chi va via prima. Per le donne la fascia andrà da 62 a 70 anni, per gli uomini da 66 a 70. Le fasce entrano in vigore nel 2012 ed e' prevista la convergenza tra l'età di uomini e donne nel 2018, a 66 anni. Saranno abolite le finestre di uscita. Inoltre è previsto l'aumento delle aliquote dei lavoratori autonomi ed un contributo di solidarietà per regimi speciali.
Arriva nel 2012 l'imposta municipale e riguarda anche ''l'abitazione principale e le pertinenze della stessa''. Lo prevede la bozza della manovra: l'aliquota ordinaria e' dello 0,76%, mentre per l'abitazione principale e' ridotta allo 0,4%.
La soglia per la tracciabilità è fissata a 1.000 euro. E' quanto si legge nella bozza di manovra in entrata al Consiglio dei ministri.
Il blocco della rivalutazione rispetto all'inflazione per le pensioni di importo superiore al minimo (467 euro) varrà per il 2012 e il 2013. Lo prevede la bozza della manovra che il Governo sta esaminando. Per le pensioni tra i 467 e i 935 euro ci sara' una rivalutazione del 50% rispetto all'inflazione. Le minime avranno la perequazione totale.

Dal primo gennaio 2013 le aliquote Iva del 10 e del 21% sono incrementate di 2 punti percentuali. Dal gennaio 2014 scatta un ulteriore aumento di 0,5 punti. Lo prevede la bozza di manovra. Si tratta di una clausola di salvaguardia che sostituisce il taglio lineare del 20% previsto nella precedente manovra per le agevolazioni fiscali.

L'Inpdap e l'Enpals sono soppressi dalla data di entrata in vigore del presente decreto e le relative funzioni sono attribuite all' Inps, che succede in tutti i rapporti attivi e passivi degli Enti soppressi.

 Scure della manovra sulle autorita' indipendenti. Dalla Consob all'Antitrust e' previsto infatti un calo del numero dei componenti.

 Prescrizione anticipata delle lire in circolazione. Le banconote, i biglietti e le monete in lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell'Erario con decorrenza immediata per essere riassegnate al Fondo ammortamento dei titoli di Stato.
Dal primo gennaio 2012 le aliquote contributive pensionistiche di finanziamento e di computo delle gestioni pensionistiche dei lavoratori artigiani e commercianti iscritti alle gestioni autonome dell'Inps sono incrementate di 0,3 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 22%. Sempre dal primo gennaio le aliquote contributive pensionistiche dei coltivatori diretti, mezzadri e coloni iscritti alla relativa gestione autonoma dell'Inps sono rideterminate. 
Le imprese potranno dedurre dall'Ires e dall'Irpef la quota di Irap ''relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato''. 

Il ministero dell'Economia ''fino al 30 giugno 2012 e' autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passivita' delle banche italiane, con scadenza da tre mesi fino a cinque anni, o a partire dal 1 gennaio 2012 a sette anni per le obbligazioni bancarie garantite''. 

I lavoratori autonomi andranno in pensione dal 2012 a 66 anni e sei mesi. Le lavoratrici autonome a 63 anni e sei mesi. Lo prevede la bozza della manovra che sta esaminando il Consiglio dei ministri. Sono state assorbite nell'incremento le finestre mobili che per gli autonomi erano di 18 mesi.

Per chi esce in pensione anticipata (quindi con almeno 42 anni e un mese di contributi se uomini) prima dei 63 anni di eta' dal 2012 avra' una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo del 3% per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento prima dei 63 anni di eta'. 

Arriva il superbollo per le auto di potenza superiore ai 170 chilowatt. E' quanto si legge nella bozza della manovra che spiega che l'addizionale erariale sara' ''pari ad euro 20 per ogni chilowatt di potenza del veicolo superiore a 170 chilowatt''.

Liberalizzalizzazione per i farmaci di fascia 'C' che saranno venduti anche nelle parafarmacie e nuove regole per l'apertura di nuove farmacie (il numero delle autorizzazioni sara' stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 4.000 abitanti). 

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