Monti durante il suo intervento |
Un calo del pil dello 0,4 è previsto per l’anno prossimo, ma nel decreto ci sono misure di crescita che potranno incidere.
La manovra vale trenta miliardi e dieci miliardi vanno da subito a sostegno della crescita dell’impresa e dell’occupazione. “Dobbiamo fare di più - dice Monti - L’azione di sostegno alla crescita è già iniziata, non c'è prima e seconda fase. Considerate le norme presenti nel provvedimento un inizio di un percorso - continua - Lo proseguiremo nelle prossime settimane con elementi più meditati ed organici".
''Il ministro per lo Sviluppo economico sta preparando una azione vasta e continua per rilanciare gli investimenti. Oggi il Consiglio dei ministri ha approvato misure per consentire maggiore civiltà nel trattamento di fallimenti ed insolvenze'', ha affermato Monti.'
“Il sostegno ha bisogno di un forte miglioramente del contesto in cui operano le imprese: strutture, uso fondi europei, liberalizzazioni e semplificazioni. Le norme nel decreto sono un avvio, nelle prossime settimane ce ne saranno altre più meditate. Migliorare i servizi delle amministrazioni pubbliche, l’ingresso nel lavoro di giovani e donne, l’eliminazione delle rendite non sono fissazioni ideologiche”.
Bloccare il processo di liberalizzazione sarebbe una grave responsabilità - ha detto ancora Monti- proteggere solo alcuni settori è grave, è un illusione e crea danni incalcolabili.
"Vorrei concludere con una nota di responsabile serenità. Ho letto stamattina: 'Monti è disperato'. Ho fatto un rapido esame di coscienza dopo aver letto quel titolo e per un attimo mi sono sentito colpevole perché non mi sento affatto disperato", ha detto. "Poi svegliatomi un po' - conclude - quella parvenza di colpevolezza è sparita perché non c'è motivo di disperazione per quel che mi riguarda e soprattutto per le nostre istituzioni politiche e civili e per quanto riguarda il nostro Paese". "Il sottoscritto è pieno di speranza e di fiducia, vi invito a condividerla",
"Vorrei concludere con una nota di responsabile serenità. Ho letto stamattina: 'Monti è disperato'. Ho fatto un rapido esame di coscienza dopo aver letto quel titolo e per un attimo mi sono sentito colpevole perché non mi sento affatto disperato", ha detto. "Poi svegliatomi un po' - conclude - quella parvenza di colpevolezza è sparita perché non c'è motivo di disperazione per quel che mi riguarda e soprattutto per le nostre istituzioni politiche e civili e per quanto riguarda il nostro Paese". "Il sottoscritto è pieno di speranza e di fiducia, vi invito a condividerla",
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