giovedì 1 dicembre 2011

Mario Draghi: i governi devono recuperare credibilità. Bce ultimo baluardo dell'euro


BRUXELLES - "I governi devono recuperare credibilità" sul fronte della stabilità finanziaria. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso dell'audizione a Bruxelles al Parlamento europeo. Secondo Draghi le misure non standard prese dall'istituto centrale avranno effetti solo se "limitate" nel tempo. I "rischi" sulla crescita della zona euro sono aumentati, ha aggiunto.
Sono aumentati dunque, ribadisce il governatore di Francoforte, i rischi al ribasso per la crescita economica. "Al momento - avverte Draghi - siamo in una fase difficile. La politica monetaria della Bce è costantemente guidata dall'obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi nell'area euro a medio termine e questo si applica alla stabilità dei prezzi in entrambe le direzioni".

I problemi delle banche sono causati "dallo stress sulle obbligazioni del debito sovrano", ha detto ancora Draghi, che non ha escluso "un cambiamento dei trattati Ue".
Draghi non ha però fornito alcuna nuova indicazione sulle scelte prossime di politica monetaria limitandosi a indicare che la Bce "è consapevole delle difficoltà continue delle banche a causa dello stress dei bond sovrani, della ristrettezza dei mercati di finanziamento e della scarsità dei collaterali eleggibili in alcuni segmenti finanziari". Inoltre Draghi si è riferito ai problemi di gestione dei bilanci bancari, alle "sfide" dovute all'aumento dei livelli del capitale e ai "rischi ciclici relativi al rallentamento dell'economia".

I "cambi dei governi che si sono visti in alcuni dei Paesi più esposti non hanno ancora avuto molti effetti sui mercati finanziari, che continuano a essere fragili",
ha detto ancora il presidente della Bce. Secondo il governatore "siamo ancora in una fase difficile e i meccanismi predisposti dall'Unione" su un maggiore coordinamento e vigilanza pur positivi "non sono ancora visibili".

Il presidente della Bce ha poi ribadito che per uscire dalla crisi e tranquillizzare i mercati, i Paesi nel mirino devono fare le riforme, e soprattutto intervenire in modo strutturale sulle loro economie. I Paesi maggiormente sotto attacco "sono ora sulla strada giusta", ha aggiunto, "ma dobbiamo essere coscienti che quello che conta è fare le riforme, e le riforme devono essere strutturali".


Nel quadro dei cambiamenti, Draghi ha avvertito che "i prossimi dieci giorni saranno cruciali" per l'Eurozona e per il completamento della sua architettura.


Il governatore ha sottolineato che "la Bce è l'ultimo baluardo dell'unione monetaria".

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