domenica 18 dicembre 2011

Chi si rivede, Tremonti. Va dall'Annunziata a Rai3: questa manovra è troppo sbilanciata sulle tasse e ne preconizza un'altra a breve


Giulio Tremonti intervistato da Lucia Annunziata
ROMA - Una manovra "andava fatta". Ma quella del governo Monti "è troppo sbilanciata dal lato delle tasse e, sulle tasse, è troppo sbilanciata sull'Iva, sulla benzina, sulle bollette a sulle addizionali, quindi colpisce tutti e soprattutto il lato basso". Lo afferma l'ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti alla trasmissione In mezz'ora della Annunziata su Rai3. "Il rigore - aggiunge Tremonti - andava fatto riducendo la spesa pubblica come programmato da noi".
"E' molto probabile che ci sia un'altra manovra in base a questi dati. Penso che non sia giusto farla ma è probabile che ci sia" ha aggiunto Tremonti, ospite della trasmissione In mezz'ora.

Il giudizio su un governo, in questa fase in Europa, lo danno "l'Europa o i mercati", dice l'ex ministro dell'Economia e,nello specifico, il giudizio sul governo Monti dopo la manovra, "non mi risulta che tutti questi effetti sui mercati ci siano stati".

"La cosa positiva è che la lite è stata sostituita dalla tregua: è il principale merito politico di questa fase" ha detto Tremonti. "Non era solo lite tra partiti, era un generale tono di distruzione di tutto quello che era stato fatto e di tutto quello che c'era - ha aggiunto - in questa fase di tregua invece c'è stata la fine di quelle liti, qualche tipo di pace c'è stato ed è stato positivo". 

Per Tremonti, il Governo Berlusconi "ha fatto molto bene nei primi tre anni, sapevamo che c'era la crisi e per questo abbiamo tenuto i conti in ordine. Dopo le amministrative si è manifestata una classe politica che è l'ideale per un paese che non ha debito pubblico".

Dare ai giovani due schede elettorali
, perché gli under40 possano esprimere un doppio voto alle elezioni: "La settimana prossima - ha detto Tremonti  - presento una proposta di modifica della Costituzione per dare ai giovani fino a quarant'anni due schede, il doppio voto. Non si può restare in un sistema bloccato dalla vecchiaia. Almeno per dieci anni i giovani devo avere due voti invece di uno".



L'ex ministro, attacca anche i suoi colleghi di partito del Pdl, "Mi fa effetto vedere alcuni del Pdl che prima dicevano di 'no' a certe cose essendo al governo e adesso dicono di 'si' alle stesse cose non essendo al governo. Forse se avessero seguito prima una linea diversa, le cose sarebbero andate diversamente. Adesso evidentemente fanno penitenza".

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