venerdì 21 marzo 2014

Grazie all'export, industria +3% a gennaio


ROMA - Il fatturato dell'industria italiana apre il 2014 a testa alta, con una crescita a gennaio del 3% su base annua, grazie al traino dell'estero. Lo rileva l'Istat. E' il rialzo più forte da dicembre 2011, guardando le serie corrette per gli effetti di calendario. Il giro d'affari risulta positivo anche su dicembre, in aumento dell'1,2%. Bene gli ordinativi dell'industria, con un aumento a gennaio del 2,6% su base annua. E' l'export il salvagente dell'economia italiana. Le vendite salgono come non accadeva da oltre due anni, risultando in recupero a livello nazionale (+1,1%) ma soprattutto fuori dai confini (+6,7%). Guardando però ai dati tendenziali e ai risultati grezzi, con un giorno lavorativo in meno rispetto al 2013, l'indice del fatturato cambia verso, e fa registrare un calo dello 0,3%. 
Confrontando i diversi settori, rispetto a dicembre il fatturato registra aumenti per i beni strumentali (+2,9%), per quelli intermedi (+1,3%) e per i prodotti di consumo (+0,2%) mentre l'energia è in ribasso (-0,5%). Più nel dettaglio, rispetto al 2013, i rialzi più significativi provengono dalla fabbricazione di macchinari e attrezzature (+8,8%), dal tessile (+6,7%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%). 
 Rispetto al mese di dicembre, l'Istat registra un aumento degli ordinativi dell'industria del 4,8% (2,6% su base annua). Si tratta del rialzo più alto dal dicembre del 2010. A dare la spinta alle commesse, anche questa volta, sono i mercati esteri. 
Il rialzo tendenziale, il quinto consecutivo, è dovuto a una crescita dell'1,7% sul mercato interno del 3,7% sull'estero. Divario simile anche su base mensile (3,8% contro 6,4%). 
Gli incrementi più rilevanti riguardano mezzi di trasporto (+18,3%), macchinari e attrezzature (+4,6%) e tessili-abbigliamento (+2,0%). Diminuzioni invece nelle apparecchiature elettriche (-8,1%), nei prodotti chimici (-2,0%) e nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (-2,0%).

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