ROMA - Con una lunga e calorosa stretta di mano il Papa si è congedato dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama sulla soglia della biblioteca pontificia, al termine dell'udienza durata 50 minuti. Subito prima un piccolo conciliabolo tra il Papa, il presidente e un interprete aveva indotto una risata a papa Francesco. Il presidente ha lasciato la biblioteca alle 11,27, ripercorrendo i saloni del Palazzo apostolico.
Obama nel cortile di San Damaso era stato ricevuto da monsignor Georg Gaenswein che gli ha stretto la mano. In Vaticano anche John Kerry. "E' un piacere incontrarla, sono un suo grande ammiratore, anche come cattolico", ha detto il segretario di Stato nello stringere la mano al Papa, quando questi ha presentato il suo seguito.
Obama nel cortile di San Damaso era stato ricevuto da monsignor Georg Gaenswein che gli ha stretto la mano. In Vaticano anche John Kerry. "E' un piacere incontrarla, sono un suo grande ammiratore, anche come cattolico", ha detto il segretario di Stato nello stringere la mano al Papa, quando questi ha presentato il suo seguito.
"E' bellissimo essere di nuovo qui". Cosi' aveva esordito il presidente Obama - salutando uno dei gentiluomini pontifici - al suo arrivo in Vaticano, dove nel 2009 avea incontrato Benedetto XVI. Obama e' arrivato con un corteo di oltre 50 mezzi con a bordo decine di agenti delle forze speciali, armati fino ai denti. I veicoli della testa della corteo, compreso quello con a bordo Obama, sono poi entrati da piazza San Pietro all'interno del Vaticano passando per un vicoletto che si trova sulla sinistra della Basilica.
Il corteo era stato preceduto da due Range Rover della polizia italiana, arrivate cinque minuti prima, da sei motociclette di agenti della polizia di Stato, anche in borghese, seguiti a circa due minuti di distanza da altre motociclette della polizia di Stato. Poi, e' arrivato l'impressionante corteo sorvegliato dall'alto da un elicottero della polizia.
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