lunedì 5 agosto 2013

“Non so perché l’ho fatto”, dice l’automobilista che ha ucciso la neo sposa italiana a Venice beach


VENICE BEACH - L'auto "a caccia" di bagnanti sulla passerella della spiaggia

VENICE BEACH - I primi soccorsi ai feriti. Ma per Alice non c'è stato nulla da fare
Alice e Christian il giorno delle nozze
LOS ANGELES - "Non so perché l'ho fatto". Sono state le prime parole che Nathan Campbell, di 38 anni, ha riferito quando si è presentato davanti alla polizia di Los Angeles per costituirsi. Quella di Venice Beach è stata una tragedia "senza motivo", che ha distrutto i sogni dei neosposi, Alice Gruppioni, unica vittima dell'auto impazzita (ma ci sono 11 feriti, 2 dei quali molto gravi), e Christian Casadei, ferito in maniera non preoccupsnite. Una tragedia gratuita, che suscita ancor più rabbia nei familiari.
“Quell’uomo cercava il sangue”, hanno detto i testimoni. “Voleva investire con la sua auto le persone, le inseguiva”. La cauzione per il suo rilascio è stata stabilita in un milione di dollari.
"Abbiamo perduto tutto, abbiamo perduto il nostro diamante", hanno detto le sorelle Carlotta e Naike. Mentre il cugino Filippo Musiani: " E'allucinante morire così, Alice non viaggiava quasi mai, pensava a lavorare e proprio quando finalmente era riuscita a staccare ed era felice per l'amore che aveva trovato è stata investita da un folle dall'altra parte del mondo". Alice Gruppioni lavorava alla Sira, multinazionale che produce radiatori di alluminio e azienda del padre, Valerio, ex vicepresidente del Bologna Calcio. Era entrata lì a 19 anni e ne era diventata direttore generale.
A commentare la tragica morte della 32enne anche il parroco di Pianoro, che ha affermato: "'Una tragedia arrivata subito dopo la festa". Monsignor Paolo Rubbi, il sacerdote che due settimane fa ha sposato Alice e Christian e che conosceva la vittima dell'incidente di Venice Beach fin da quando era bambina, ha interpretato il sentimento di tutta una comunità sconvolta. "In questi ultimi mesi - ha spiegato - li ho frequentati spesso per la preparazione del matrimonio: due ragazzi molto seri, ma anche molto semplici e che, soprattutto, volevano veramente sposarsi. Alice era una ragazza che sembrava fortissima, ma era anche sensibile ed emozionabile. Ho incontrato un paio di giorni fa la mamma e la sorella che mi hanno parlato del loro viaggio. Quello che è successo è una tragedia".
L'unica dichiarazione di Casadei è quella che ieri ha rilasciato il console italiano Giuseppe Perrone. "Una tragedia - ha detto -, non c'è niente da aggiungere: stavamo passeggiando, eravamo felici, in luna di miele, e all'improvviso è cambiato tutto. Non ci posso ancora credere e non ricordo nemmeno esattamente la dinamica, è tutto molto confuso".
Casadei ha subito lesioni non gravi ed era al fianco di sua moglie sulla passerella della spiaggia, quando è morta, ha ancora detto il console generale italiano a Los Angeles, che ha accompagnato Casadei in ospedale.

P

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