ISTANBUL - Due persone sono rimaste uccise negli scontri avvenuti ieri ad Istanbul, anche se la polizia parla solo di una ventina di manifestanti feriti.
E' la denuncia che arriva oggi da Amnesty International che parla di oltre mille persone rimaste ferite, oltre che di mille arrestati, nelle durissime cariche lanciate dalla polizia contro le proteste contro la distruzione del parco di Gezi che si sono trasformate in una protesta contro il governo di Erdogan.
"L'eccessivo uso della forza contro le proteste interamente pacifiche in piazza Taksim è veramente vergognoso", ha detto il John Dalhuisen direttore dell'ufficio Europa dell'associazione per la tutela dei diritti umani.
Oggi gli attivisti del movimento stanno ripulendo la piazza Taksim, teatro ieri della brutale repressione da parte della polizia turca della manifestazione pacifica e molte persone stanno pubblicando su Twitter le foto delle squadre di volontari che stanno ripulendo la piazza, mostrando anche le bombolette di gas lacrimogeno esplose, sassi, vetri ed altro materiale usato dai manifestanti per improvvisare barricate contro gli assalti della polizia. Sempre oggi il sindaco di Istanbul, Kadir Topbas, incontrerà, insieme agli urbanisti del comune, i rappresentanti del movimento Taksim-Gazi per trovare delle possibili soluzioni. Lo ha annunciato il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, con un messaggio su Twitter. Il movimento di protesta è iniziato contro il progetto di distruzione del parco di Gazi, che si trova nei pressi della piazza di Taksim, per realizzare un controverso progetto urbanistico.
Ieri Erdogan ha detto che, nonostante le proteste, il progetto andava avanti.
Intanto, già diverse centinaia di persone sono arrivate nella piazza Taksim dove nel pomeriggio e' indetta una nuova manifestazione, rioccupandola. La situazione appare per ora calma.
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