EL AVIV - "Durante la notte abbiamo colpito il ministero della Sicurezza interna a Gaza, uno dei principali centri di controllo e comando di Hamas". E' quanto riferisce l'esercito israeliano su Twitter aggiungendo di aver "preso di mira anche un compound della polizia, usato come nascondiglio militare per le riunioni di alti esponenti" del movimento radicale palestinese, ma anche come "centro di comunicazione e sito di lancio di razzi" contro Israele. Nelle operazioni della notte, prosegue l'esercito, colpiti anche "un alto responsabile di Hamas per la difesa aerea e altri terroristi". "In tutto, oltre 100 siti terroristici sono stati colpiti, di cui circa 50 erano siti sotterranei di lancio di razzi".
E’ sfumata in serata la speranza di una tregua a Gaza che nel pomeriggio sembrava a portata di mano, quando si aspettava ormai solo l'annuncio ufficiale. "La tregua slitta a causa di Israele, dobbiamo aspettare ", ha accusato un dirigente di Hamas, l'organizzazione islamica al potere nella Striscia che nel pomeriggio - assieme agli egiziani che stanno tenendo il filo delle trattative - aveva annunciato un cessate il fuoco alla mezzanotte di stasera. Una tregua che per la verità non aveva trovato nessuna conferma da parte israeliana ("stiamo ancora negoziando"), con il premier Benyamin Netanyahu che in serata ha accolto a Gerusalemme il segretario di Stato Hillary Clinton e che pretende garanzie stringenti per un cessate il fuoco.
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