ROMA - I partiti "non sono il regno del male, del calcolo particolaristico e della corruzione". Ne è convinto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il quale invita a "estirpare il marcio" senza però "fare di tutte le erbe un fascio" ricordando la figura di Benigno Zaccagnini.. "Guai - aggiunge - a demonizzare i partiti, a rifiutare la politica". "Non sono il regno del male, del calcolo particolaristico e della corruzione. Il marcio ha sempre potuto manifestarsi, e sempre si deve estirpare: ma anche quando sembra diffondersi e farsi soffocante, non dimentichiamo tutti gli esempi passati e presenti di onestà e serietà politica, di personale disinteresse, di applicazione appassionata ai problemi della comunità. Guai a fare di tutte le erbe un fascio, a demonizzare i partiti, a rifiutare la politica", continua.
"E per cambiare quel che va cambiato, per riformare quel che va riformato oggi qui, senza ulteriore indugio, per trasmettere ai giovani la 'vocazione alla politica', è il momento di trarre respiro e fiducia dall'esempio - tra i più alti e limpidi che possiamo ricordare - di Benigno Zaccagnini", ha poi concluso.
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