giovedì 19 aprile 2012

I due marò ricevono in carcere la visita dei familiari


TRIVANDUM (Kerala) - I familiari dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono arrivati alle 11 ora italiana  nel carcere di Trivandrum dove hanno potuto abbracciare i loro cari in un contesto definito da un testimone oculare come "molto commovente". "Sono stati insieme, da soli - ha detto l'addetto militare italiano a New Delhi, Franco Favre - e ho visto due famiglie bellissime, della terra del Sud, forti e positive. Degnissime persone".
Assediati dai giornalisti i genitori di Girone, insieme a Vania Ardito Girone (moglie di Salvatore) e Maria Ferrara, Franca Latorre e Christian D'Addario, sono entrati nella prigione dove in una sala hanno trovato ad attenderli i loro cari. 
Nel momento di abbracciare i parenti per la prima volta dopo il loro arresto a metà febbraio, Latorre e Girone hanno dichiarato di avvertire che "tutta l'Italia è con noi".  Sentiamo, hanno aggiunto "una coesione generale attorno al nostro problema". "Sono forti, per indole, carattere; educazione; sentono l'abbraccio dell'Italia", ha commentato un testimone.
"Nel Consiglio Nato-Russia ho ribadito il principio della giurisdizione nazionale sulle navi di bandiera nelle acque internazionali e sui militari 'organi dello Stato'". Lo ha riferito il ministro degli esteri Giulio Terzi a Bruxelles. "L'ho fatto alla presenza del collega russo a cui l'avevo già ribadito a Washington in occasione del G8". La lotta alla pirateria è un'area di cooperazione tra Nato e Russia e la questione è stata affrontata oggi nel Consiglio Nato-Russia a Bruxelles.

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