giovedì 19 aprile 2012

Bergamo: migliaia di persone ai funerali di Morosini



BERGAMO - Si svolgono a Bergamo i funerali di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno morto in campo durante un partita di serie B sabato scorso. Sono presenti oltre 10mila persone: in chiesa sono entrati solo i familiari del giocatore e i rappresentanti delle squadre in cui ha giocato, mentre le altre persone seguono la cerimonia tramite due maxi schermi in città più quelli dello stadio, che è aperto al pubblico.
Il ct Cesare Prandelli tra la folla al funerale
Ad officiare la cerimonia, iniziata alle 11, è don Luciano Manenti, "padre spirituale" di Morosini. Molti i rappresentanti del mondo del calcio: tra gli altri, il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, il vice Demetrio Albertini e il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli. Oltre a dirigenza e giocatori del Livorno, ultima squadra del giocatore, agli ex compagni di 'Moro', sono presenti anche i giocatori di Pescara, Sampdoria e Udinese e delegazioni di molte squadre. "Davvero Mario è nei nostri cuori. Io non ho paura e siamo qui non solo per Mario ma con Mario": con queste parole Don Luciano ha dato inizio ai funerali. Sul feretro c'è la maglia numero 25. In prima fila i familiari più stretti, la fidanzata Anna, i cugini e la zia, distrutti e impietriti per la scomparsa di Piermario. Assieme ai vertici della Federcalcio sono entrati in chiesa senza parlare anche l'amministratore delegato dell'Inter Ernesto Paolillo, il direttore sportivo del Milan Ariedo Braida, l'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, l'allenatore del Parma Roberto Donadoni, il presidente della Lega Pro Mario Macalli e Bernd Fisa, collaboratore del presidente della Fifa Joseph Blatter. Presente anche l'Atalanta al completo.
Presenti anche il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta e il dg Marco Brunelli, il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi e quello dell'Assocalciatori Damiano Tommasi. Ci sono anche tanti suoi ex compagni come il milanista Muntari, oltre a Lillo Foti, il presidente della Reggina, dove Morosini ha giocato sei mesi nella stagione 2009/10.
Sono arrivati anche il sindaco di Bergamo Franco Tentorio, quello di Livorno Alessandro Cosimi e di quello di Pescara Luigi Albore Mascia. "Morosini era un figlio e un fratello perfetto, la vita per lui non è certamente stata facile", ha detto Tentorio, "molto colpito" dalla folla. "E' commovente vedere tutta questa partecipazione, è la prova che era molto amato non solo a Bergamo. E' un sentimento comune anche a tutte le città dove ha giocato".
"Piermario, Piermario". Un centinaio di ultras dell'Atalanta hanno scandito il nome di Morosini e hanno a lungo applaudito quando di fronte alla chiesa di Monterosso dove si celebrano i suoi funerali sono arrivati i pullman con a bordo le squadre di Atalanta e Udinese, due delle squadre dove ha militato il centrocampista morto sabato scorso. 
La chiesa può contenere al massimo 600 persone. Chi è rimasto fuori dall'edificio segue la diretta televisiva della cerimonia sui tre maxischermi allestiti dal Comune. Uno di questi è collocato all'interno dello stadio dell'Atalanta: per l'occasione, sono state aperte le tribune e la Curva Nord.

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