MILANO - Crollo a Piazza Affari. Il calcolo del Ftse Mib è stato sospeso alle 17 precise, per probabili, ma non ufficialmente precisate, ragioni tecniche. L'indice Ftse Mib ha chiuso in 'profondo rosso' con un calo del 5,16% a 16.128, dopo un'ultima ora a singhiozzo e 25 minuti di black out. Il Cac 40 di Parigi, invece, cedeva il 3,9% prima del guasto. Il Dax di Francoforte perde il 3,4% a 6.414,76 punti, l'Ftse 100 di Londra arretra del 3,42% a 5.393,14 punti, l'Ibex di Madridsegna -3,89% a 8.686,5 punti. Profondo rosso anche a Wall Street,con gli indici in picchiata, Dow Jones -3%, Nasdaq -3,5%.
Con il crollo del 5,16% del Ftse Mib la Borsa di Milano mette oggi a segno la peggiore seduta da oltre un anno: bisogna infatti tornare indietro fino al 14 maggio 2010 per vedere un dato peggiore (l'indice che racchiude i titoli a maggiore capitalizzazione di piazza Affari aveva perso quel giorno il 5,26%). Nei mesi neri della crisi, a ottobre 2008, si era arrivati pero' a registrare flessioni record, nell'ordine dell'8%. Il Ftse Mib e' tornato per la prima volta da due anni e mezzo a chiudere sotto la soglia dei 17 mila punti, a 16.128, sui livelli di fine marzo 2009.
Intesa Sanpaolo ha indossato la maglia nera, con un calo del 10,35%, poco dietro a Fiat (-10,03%) e Unicredit (-9,33%). Forte tensione anche su Fiat Industrial (-9,15%), Pirelli (-6,53%) ed Exor (-4,9%), mentre Italcementi (+1,26%) è stato l'unico titolo del paniere di riferimento a muoversi in controtendenza.
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