ROMA - "Non e' pensabile nessuna ipotesi di slittamento" del voto sulla decadenza di Berlusconi da senatore: "vanno rispettati il regolamento e le procedure ed e' inutile che il Pdl cerchi alibi per nascondere l'unica certezza che e' quella condanna definitiva di Berlusconi per frode fiscale". Lo ha ribadito il responsabile Giustizia del Pd, Danilo Leva.
Se si vuole "evitare uno scontro, questo Consiglio nazionale dovrebbe essere annullato". Lo ha detto Fabrizio Cicchitto del Pdl, aggiungendo che, allo stato attuale, non ha "sentito cose di questo tipo". Non si può "smontare" il partito per mettere Berlusconi da solo al comando e poi rinviare il nodo governo al 27, perché sarebbe, dice, "un imbroglio". Proprio sul nodo decadenza, Cicchitto sottolinea che sono già stati guadagnati due mesi grazie ai "governativi", ma nessuno gliene dà atto.
"Se il contesto del Consiglio nazionale segna un'intesa politica - riprende - e si fa un dibattito e un confronto normale è un conto, ma se le cose restano al punto in cui stanno, con le ultime dichiarazioni di Berlusconi, allora tutto diventa molto più complicato".
"Per il bene di Berlusconi e del Paese - assicura - bisogna tenere in piedi questo governo, fare le riforme istituzionali e la riforma elettorale, realizzare una politica economica per la crescita, con tutti i vincoli di un'Europa arcigna, e nel 2015 andare al voto. Se si butta tutto per aria e si fa la crisi di governo non si sa cosa ne viene fuori: nei migliore dei casi un governo di scopo senza di noi per fare una legge elettorale rispetto alla quale noi non potremmo dire nulla, con un Paese che ci metterebbe in conto la crisi finanziaria che ne verrebbe e nessun vantaggio per Berlusconi".
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