FIRENZE - Durante l'udienza del processo d'appello bis per l'omicidio di Meredith Kercher, il sostituto procuratore generale di Firenze ha chiesto 30 anni di carcere per Amanda Knox (4 dei quali per la calunnia nei confronti di Patrick Lumumba) e 26 anni per Raffaele Sollecito. Nella sua requisitoria il magistrato ha evidenziato la violenza "soverchiante" del delitto, dove l'abuso sessuale "è solo marginale".
Il padre di Raffaele Sollecito: "Sono senza parole" - Le richieste di condanna formulate dal procuratore generale di Firenze "mi lasciano senza parole". E' il commento di Francesco Sollecito, padre di Raffaele, al termine della requisitoria del pg. Raffaele non era in aula, ma si trovava comunque a Firenze, ed al termine della requisitoria è stato raggiunto dal padre. "Mi aspettavo una cosa diversa", ha aggiunto Francesco Sollecito.
Difesa Sollecito: " Ricostruzione pg non c'azzecca..." - "Il procuratore generale di Firenze è persona a modo e garbata ma la sua ricostruzione non c'azzecca nulla con i fatti di causa". A dirlo è l'avvocato Luca Maori, uno dei difensori di Sollecito. Il legale ha spiegato di "non avere niente da dire sul piano umano e professionale" riguardo alle 11 ore di intervento del magistrato. "Per usare le sue parole - ha aggiunto l'avvocato Maori - non è stata però asfaltata solo la sentenza di secondo grado ma anche quella di primo. La ricostruzione fatta dal procuratore generale è avulsa dalla realtà. Ha tra l'altro ignorato completamente la perizia genetica svolta in appello a Perugia, ritenendo invece valide le conclusioni della polizia scientifica per le tracce di Dna su coltello e gancetto di reggiseno".
Secondo il difensore di Sollecito, poi, il procuratore generale "ha spostato alle 21.30 l'orario della morte di Meredith". "E fino alle 21.26 - ha proseguito - secondo la stessa polizia postale c'è stata interazione umana con il computer di Sollecito. Non ci sono quindi nemmeno i tempi per compiere l'omicidio". "Speriamo - ha auspicato Maori - che i giudici leggano tutte le carte di un processo così complicato, arrivando a una sentenza giusta. Cioè di assoluzione di Raffaele Sollecito".
Difesa Sollecito: " Ricostruzione pg non c'azzecca..." - "Il procuratore generale di Firenze è persona a modo e garbata ma la sua ricostruzione non c'azzecca nulla con i fatti di causa". A dirlo è l'avvocato Luca Maori, uno dei difensori di Sollecito. Il legale ha spiegato di "non avere niente da dire sul piano umano e professionale" riguardo alle 11 ore di intervento del magistrato. "Per usare le sue parole - ha aggiunto l'avvocato Maori - non è stata però asfaltata solo la sentenza di secondo grado ma anche quella di primo. La ricostruzione fatta dal procuratore generale è avulsa dalla realtà. Ha tra l'altro ignorato completamente la perizia genetica svolta in appello a Perugia, ritenendo invece valide le conclusioni della polizia scientifica per le tracce di Dna su coltello e gancetto di reggiseno".
Secondo il difensore di Sollecito, poi, il procuratore generale "ha spostato alle 21.30 l'orario della morte di Meredith". "E fino alle 21.26 - ha proseguito - secondo la stessa polizia postale c'è stata interazione umana con il computer di Sollecito. Non ci sono quindi nemmeno i tempi per compiere l'omicidio". "Speriamo - ha auspicato Maori - che i giudici leggano tutte le carte di un processo così complicato, arrivando a una sentenza giusta. Cioè di assoluzione di Raffaele Sollecito".
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