ROMA - Renzi durante il suo intervento |
ROMA - E' partita ufficialmente la sfida tra i Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati, che hanno presentato davanti alla platea della Convenzione nazionale del PD le loro proposte programmatiche.
"Il governo usi la nostra lealtà per poter essere efficace negli investimenti; se no le larghe intese diventano solo il passatempo per superare il semestre Ue". E' il messaggio lanciato da Matteo Renzi a Enrico Letta, al quale chiede di ripartire dalle riforme e dal lavoro. "Non ci possiamo far dettare l'agenda dalla paura - riprende -. Tocca a noi. Vogliamo essere protagonisti". E su Berlusconi: "Mi fa paura il disegno del centrodestra à la carte".
E anche l'altro candidato alla segreteria del Pd, Gianni Cuperlo, lancia a Palazzo Chigi il suo messaggio dicendo: "La destra si è spaccata e sta chiudendo il ventennio. Il governo non aspetti più: non ha più alibi. E' tempo di trovare il coraggio di fare quello che il Paese si aspetta da noi". E ancora: "Il tempo è scaduto. Il presidente del Consiglio ci ha detto 'siate esigenti'. E' tempo di esserlo. A noi tocca riprendere per i capelli chi non ce la fa più".
"La prossima volta alla Convenzione del Pd voglio che ci sia pure Sel. Questa - dice Filippo Civati riferendosi alla vicenda Cancellieri - non è stata una bella settimana, e chiedo scusa. Ma in un partito come il nostro l'identità deve avere un sinonimo, la coerenza. Il dire ed il fare per noi devono essere la stessa cosa. Il mio non è un disagio contro Letta ed il suo governo ma nei confronti delle larghe intese. Ritengo che sia uno schema troppo impegnativo per un partito di alternativa come il nostro. Fatta la legge elettorale l'anno prossimo si può tornare a votare, ed è stato sbagliato non votare la mozione Giachetti a maggio sulla legge elettorale. E il 9 dicembre dobbiamo tutti andare da Prodi a chiedergli di iscriversi al Pd e dobbiamo fare pure una telefonata a Stefano Rodotà".
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