VARSAVIA - Sono 120, secondo fonti della polizia polacca, i tifosi della Lazio fermati a Varsavia, dove alla 19 la squadra affronta il Legia nel quinto turno di Europa League (gruppo J). Intorno alle 16, in via Ulica Marszalkowska (pieno centro città) i supporter laziali hanno iniziato un lancio di pietre e bottiglie contro le forze dell'ordine. Sono stati quindi circondati dagli agenti in tenuta antisommossa. Per il momento non si parla di arresti, ma solo di fermi necessari a procedere all'identificazione.
Un portavoce delle forze dell'ordine ha reso noto che gli agenti di scorta ai tifosi italiani diretti allo stadio sono stati bersagliati da un lancio di pietre, senza dare altri particolari. Un corrispondente della France Presse ha visto i tifosi circondati da un gran numero di agenti in tenuta antisommossa, con caschi, scudi e manganelli, scesi da una trentina di veicoli. Alcuni sono stati bloccati a terra. Appena appreso del fermo di decine di tifosi della Lazio, l'ambasciata italiana a Varsavia si è immediatamente attivata, mettendosi in contatto con le autorità locali e monitorando la situazione.
Nella notte, sempre a Varsavia, si erano verificati altri scontri, dopo quelli della partita d'andata all'Olimpico, con le due tifoserie venute a contatto verso le 5 nei pressi di un hotel del centro. Alla fine sono stati fermati 17 tifosi della Lazio, portati davanti al giudice per essere poi processati per direttissima ed espulsi.
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