ROMA - "Vogliamo dichiarare guerra alla violenza contro le donne è uno sforzo a tutto campo". Così il premier Letta, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Vogliamo che l'azione sia efficace. "A chi ha ironizzato, e purtroppo sono tanti, sul fatto che ci sia bisogno di norme ad hoc", Letta ha ricordato "che la violenza contro le donne è figlia di retaggi psicologici e di atteggiamenti collettivi e individuali purtroppo ancora presenti in Italia".
Un nastrino rosso appuntato sul bavero della giacca. Letta si e' presentato così alla conferenza stampa indetta a Palazzo Chigi per presentare le iniziative decise in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
"Questa e' una battaglia culturale a 360 gradi" ha sottolineato il presidente del consiglio. "So benissimo - ha aggiunto -che tutto passa attraversa un cambio di mentalità degli uomini e e sul fatto che ci sia fortissima determinazione da parte degli uomini ad avere un approccio diverso. E' un impegno che sento necessario nei messaggi che si danno, nelle norme che si scrivono".
Per vincere la battaglia del femminicidio, "ci sono degli strumenti ma vanno applicati, le norme da sole non bastano, sono importanti, siamo all'avanguardia ma è assolutamente necessaria l'applicazione delle norme e naturalmente la prevenzione".
"La probabilità di riuscita - ha detto - è legata ad alzare la voce, oggi è possibile farlo, vogliamo che si alzi la voce attorno a questo tema". Letta ha ricordato che il lavoro del Governo "ha portato all'approvazione di un decreto legge al quale abbiamo dato grande importanza, diventato legge l'11 ottobre, con un passaggio parlamentare che ha migliorato il testo. Oggi, in questa giornata, vogliamo fare il punto sull'azione di questi 7 mesi e dare segnale di continuità su questo lavoro che rappresenta una delle priorità dell'azione del Governo. Vogliamo dichiarare guerra alla violenza contro le donne, è uno sforzo a tutto campo, il decreto legge e la legge ne sono dimostrazione".
Letta ha sottolineato anche la necessità "dell'educazione all'affettività: vi sono atteggiamenti che sono considerati negativi ma sono sono positivi, altri che sembrano esaltare la mascolinità, vanno raccontati come atteggiamenti vergognosi e negativi. Il messaggio che abbiamo voluto dare oggi è che abbiamo la responsabilità di fare le norme e di applicarne la sostanza. E' assurdo pensare che l'aver fatto la norma porta ad un risultato immediato di numeri. Ma io - ha concluso Letta - sono assolutamente convinto che la battaglia sarà vinta, il Governo su questo tema c'è con un grande impegno collettivo. E così abbiamo intenzione di andare avanti".
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