sabato 3 agosto 2013

Modella denuncia su Facebook le violenze del marito. Lui nega tutto e annuncia querele

Silvia Chizio
TREVISO - Come per il caso Di Cataldo, ancora su Facebook si denuncia una storia di violenza che necessita comunque di essere accertata. A denunciare pubblicamente sul social network il marito è una modella: Silvia Chizio, top trevigiana e mamma trentenne, che ha calcato la passerella di Miss Italia nel 2007. Sul suo profilo pubblico di Facebook ha pubblicato alcuni post che raccontano una vita di terrore, fatta di episodi di (presunta) violenza subita.
Riporta La Stampa: "Ero sposata, incinta di sei mesi con una gravidanza a rischio quando è successo la prima volta. Stanca dei suoi viaggi di piacere in Russia e della mia solitudine quotidiana ho detto basta. Per questo sono stata ferocemente picchiata e presa a calci". Stando a quanto lei stessa racconta, "la querela per lesioni gravi è partita dall’ospedale. Ma io poi per paura ho ritrattato tutto. Lui prometteva di farsi curare, di cambiare, ma questo è stato solo il primo episodio di una lunga serie di violenze". 
I suoi post stanno scatenando reazioni di orrore, sdegno e sostegno alla giovane mamma da parte di chi commenta. Ma la vita reale è altra cosa, e l’ex marito, imprenditore 40enne, ha smentito tutto. Non su Facebook, ma tramite il suo avvocato: "Questa reazione è fatta solo per screditare la figura del mio cliente – afferma l’avvocato Paola Tavani intervistata dal Gazzettino Nordest, in nome e per conto del marito della starlette trevigiana -, che si riserva di valutare se vi sono estremi penali nelle dichiarazioni pubblicate su Facebook dalla signora Chizio".

Lei replicsa, sempre su Facebook: “Inanzitutto se ho trovato il coraggio di raccontare la mia storia dopo anni di sofferenza e silenzio non è stato certo per infangare il mio ex marito ma piuttosto perchè esasperata dalla sua continua pressione psicologica e dalle sue minacce. Ció che ho raccontato ha alle spalle due anni di querele, denunce, documentazioni cliniche, registrazioni, testimonianze di persone che mi sono state vicine.Quindi come si puó affermare che si tratta solo di parole?!? “

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