lunedì 19 agosto 2013

Finito il Ferragosto, al lavoro anche il nuovo redditometro

ROMA - Lunedì post-ferragosto, molti italiani tornano al lavoro e così pure l'Agenzia delle Entrate, pronta a schiacciare l'ideale tasto che darà il via al sistema del "redditometro" che, terminato un periodo di prova e rodaggio, entra in funzione. Si tratta, come è noto, del controllo incrociato tra redditi e consumi che evidenzi disparità e, quindi, possibili evasioni fiscali. Il periodo preso in esame dal Fisco sarà quello degli ultimi 4 anni. 
Il sistema sarà in grado di ricostruire le spese "certe" per l'Erario, collegato con oltre cento banche dati oltre che a tutti i principali istituti bancari: la soglia che farà scattare l'attenzione e gli accertamenti sarà quella del +20% tra spese sostenute e redditi dichiarati. Già a settembre, secondo i responsabili dell'Agenzia, si potrebbero diramare le prime "convocazioni" di cittadini chiamati a spiegare le sopravvenute anomalie.
Uno studio pubblicato dal Sole 24 Ore ha compilato la classifica delle province italiane più a rischio-evasione, vale a dire proprio sul rapporto tra reddito ufficiale disponibile e benessere effettivo delle famiglie. Come in precedenti elaborazioni di questo tipo, i maggiori squilibri vengono dalle zone del Meridione, ma con minore stacco rispetto al Nord, che rimane tuttavia la fascia con maggiore fedeltà fiscale.

Queste le dieci province italiane meno a rischio-evasione:

1. Milano e Bologna
3. Trieste
4. Forlì-Cesena
5. Parma
6. Ancona. Torino, Padova e Vercelli
10. Modena


Queste, invece, quelle considerate meno fedeli:

103. Ragusa
102. Agrigento
100. Trapani e Catania
  98. Messina e Viterbo
  96. Crotone e Caserta

  94. Latina e Rieti

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