sabato 23 marzo 2013

Berlusconi in piazza del Popolo: Bersani è accecato dall’odio contro di noi. Siamo pronti per la campagna elettorale




ROMA - "Grazie per essere qui in tanti siete uno spettacolo straordinario - ha detto Berlusconi dal palco dove si e' presentato da solo e senza occhiali Da oggi la chiameremo piazza del Popolo della Libertà". Così ha esordito in piazza del Popolo a Roma dove c’è stata la affollatissima manifestazione indetta dal Pdl "Tutti con Silvio per un'Italia nuova": "Ci avevano dati per agonizzanti e invece eccoci qui - ha quindi detto il leader del Pdl-. Siamo pronti a una nuova campagna elettorale, per vincere davvero e alla grande".
''Siamo maggioranza del Paese'', ha affermato. ''A Pierluigi Bersani è stato dato un incarico precario''. ''Monti è sempre stato supino alla Germania ora anche all'India'', ha aggiunto Berlusconi, e facendo riferimento alla vicenda ha aggiunto che un Paese ''non dovrebbe mai lasciare soli i propri uomini''. Un ''abbraccio'' ai due marò Latorre e Girone è stato quindi indirizzato, dal palco di piazza del popolo. La folla ha applaudito calorosamente.
''Se Bersani proseguirà nel tentativo assurdo di un governo minoranza sappia che la nostra opposizione sarà durissima nel Parlamento e nelle piazze. Se invece non ci riusciranno, allora l'essenziale è che non facciano perdere tempo al paese si torni subito al voto''. ''Bersani rifiuta il patto con noi perché è accecato dall'odio contro di noi. Hanno invidia per il ceto medio e non gli importa che ci siano tre milioni di disoccupati e stiano nella miseria''. ''Ribadisco la mia fiducia nell'equilibrio di Napolitano'', ha sottolineato Berlusconi.
 ''E' passato più di un mese, dite a Bersani che non ha vinto le elezioni'', ha proseguito il leader del Pdl. ''Ma l'avete visto Bersani? Prima del voto era convinto di avere già vinto'' ed ora ''ha la faccia di uno che ha cercato di smacchiare un giaguaro e il giaguaro lo ha ridotto molto male''. Poi ha lanciato una frecciata a Gianfranco Fini: "Mando un saluto a lui e a tutto il suo club di gentiluomini. Sono convinto che a Montecarlo non se la passi così male''. Stessa musica per Di Pietro e Ingroia: ''Mando un saluto a Di Pietro, spero che le sue braccia che sono tornate all'agricoltura non facciano troppi danni''. Un saluto anche ad Antonio Ingroia: ''Lo hanno mandato in Valle d'Aosta, l'unico posto dove non si è candidato, ora farà le intercettazioni agli stambecchi del Gran Paradiso''.
''La sinistra ha messo le mani sulle presidenze e adesso vuole farlo per la presidenza della Repubblica: sarebbe un golpe un atto ostile contro meta' e oltre del paese. Bersani vuole sequestrare il 100% delle cariche istituzionali, questo e' inaccettabile'', ha poi affermato Silvio Berlusconi. ''Il Capo dello Stato deve essere un moderato del centrodestra, dieci milioni di italiani non possono essere esclusi dalle più alte cariche''. ''Bersani - ha aggiunto - non può deciderlo con Vendola e Monti; e magari invitando Romano Prodi''. ''Bersani non ha mai pronunciato la parola sviluppo, il suo unico problema è togliere di mezzo il signor Berlusconi. Scherzano con il fuoco e non capiscono che persino per un grande Paese come il nostro possono esserci scenari drammatici come Cipro''.
''Questi signori hanno fatto sparire i problemi reali e hanno messo sul tavolo il conflitto d'interesse, la legge sulla corruzione e il falso in bilancio e persino la questione lunare della mia presunta ineleggibilità. Vogliono mettere fuori gioco il leader di 10 milioni di italiani. Una cosa da irresponsabili, e fuori dalla realtà''. ''Presenteremo nei prossimi giorni i primi 4 ddl per abolire e restituire l'Imu e per modificare i poteri del 'mostro' Equitalia. Gli altri chiacchierano, noi lavoriamo per il cambiamento'', ha detto ancora.
''Avete visto ieri Grillo? E' andato da Napolitano travestito da dittatore dello Stato libero di Bananas…''. "Altro che scouting" - ''Bersani lo insegue e tenta con i voti dei grillini di mettere insieme i numeri che non ha. Si tratta di compravendita di parlamentari, non si chiama scouting. E' un ribaltone democratico? No, si chiama scouting. Bersani è diventato british e parla di scouting con un accento perfetto, Sono degli ipocriti e sepolcri imbiancati. Sono sempre gli stessi, è la doppia morale comunista'', aggiunge.

Nessun commento: