ROMA - I cosiddetti 'saggi' individuati ieri da Napolitano per uscire dall'impasse politica "sono una soluzione utile, che può aiutare, ma che non può essere sostitutiva del luogo in cui certe decisioni si devono prendere, ovvero il Parlamento". Lo ha affermato a "In Mezz'ora" su Rai Tre Dario Franceschini del Pd aggiungendo che "non mi pare siano una soluzione risolutiva".
"Il prolungarsi della crisi politica, apertasi con le dimissioni del governo Monti l'8 dicembre 2012, mette a rischio gli interessi dell'Italia. Le elezioni hanno indicato l'accordo fra Pdl e Pd come unico governo possibile. A questo non si è giunti per esplicito rifiuto di Pierluigi Bersani e per silente acquiescenza del resto del suo partito". Lo afferma in una nota il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta. "Ora - prosegue Brunetta - il presidente della Repubblica prova a prendere altro tempo, chiedendo a dieci soggetti di indicare un programma e un percorso. Tale iniziativa, credo non cambierà i dati del problema. E, del resto, occorre rimediare a un grave guasto costituzionale: il governo in carica per il disbrigo degli affari correnti non ha mai ricevuto la fiducia, in questa legislatura. E', a tutti gli effetti, un non governo. Era ragionevole - conclude - tale condizione durasse il tempo necessario per superare la crisi. Non lo è che si protragga oltre".
''Al momento è la miglior soluzione possibile in un Paese che ha visto Parlamenti svuotati di ogni autorità e significato''. Così il sito di Beppe Grillo commenta la soluzione individuata ieri da Napolitano che, secondo il post non firmato, puo' in qualche modo rispondere alla necessita' di ''ridare al Parlamento la sua centralità''. Per farlo, pero' ''e' urgente istituire le Commissioni'' perche' ''il Paese ha bisogno di un parlamento funzionante'' e non di ''fantomatici negoziatori'' o di "badanti della democrazia"."Il presidente Napolitano - si legge sul blog del leader a Cinque Stelle - ha confermato ieri le nostre posizioni su Parlamento e Governo. In sostanza ha affermato che un governo (mai sfiduciato...) è in carica, sebbene limitato agli affari correnti, e sta operando in collaborazione con il Parlamento, anzi solo previo consenso del Parlamento".
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