ROMA - In un anno l'Italia ha intrapreso profonde trasformazioni. Questo governo e' nato sull'onda dell'emergenza, trovandosi di fronte ad un bivio drammatico: lasciare affondare il Paese o sforzarsi di uscire dalla palude.
“Tra questi due estremi il primo passo e' stato compiuto ed e' quello del risanamento che era condizione preliminare per ogni altro obiettivo e anche necessario a evitare che l'Italia, per la sua dimensione, non determinasse un cambiamento dello scenario europeo, e forse mondiale, degli avvenimenti economici e finanziari". E' quanto si legge nel documento pubblicato sul sito del governo, dal titolo "Un anno dopo. Il governo, l'Italia, i cittadini", sottotitolo "appunti di viaggio", un bilancio ad un anno dall'insediamento dell'esecutivo guidato da Mario Monti. "Forse oggi, senza le politiche di rigore messe in atto dall'esecutivo non ci sarebbe piu' l'Eurozona. O sarebbe notevolmente ristretta come dimensione geografica, senza quello che l'Italia, con uno sforzo collettivo di cui non si ricordano molti precedenti nella storia repubblicana, è riuscita a compiere", si legge ancora nel documento. "Certamente sarebbe stato necessario fare di più, e forse alcuni errori sono stati commessi, ma l'impianto delle riforme necessario ad uscire dalla fase di emergenza e' stato condiviso dalla 'strana maggioranza' che ha appoggiato l'esecutivo", viene sottolineato nel documento.
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