lunedì 29 ottobre 2012

Monti: la minaccia di Berlusconi? Non esiste, a noi non toglierebbe niente, diamo solo una mano al Paese


MADRID - I vertici europei di giugno e ottobre "hanno prodotto decisioni importanti che hanno dato un segnale forte sulla determinazione dell'Ue a preservare l'integrità dell'euro". Lo ha detto il premier Mario Monti in conferenza stampa a Madrid dopo l'incontro con il premier spagnolo. Poi, commentando le minacce di Berlusconi di togliere la fiducia al suo governo, ha replicato: "Noi diamo solo una mano al Paese". 
Monti ha poi aggiunto: "Le minacce di ritirare la fiducia a questo governo non possono essere fatte perché non le vivremmo come una minaccia. Ci hanno richiesto di dare un contributo a un momento difficile di questo Paese. Non posso chiamare minaccia qualche cosa che a noi non toglierebbe niente, se non un'attività di governo che non è stata da noi ricercata". Monti ribadisce inoltre che il suo governo "sta lavorando bene e sottolinea che "la cosa migliore è che noi continuiamo a fare il nostro lavoro".
Poi, alla domanda su cosa succederebbe in Italia se il suo govenro cadesse in anticipo, Monti ha replicato: "E' una domanda da rivolgere alle forze politiche, ai mercati. Non voglio neanche speculare su questo". Oggi, primo giorno di contrattazioni in Borsa dopo le dure dichiarazioni di Berlusconi riguardo al governo Monti, gli indici di Piazza Affari sono tutti in forte ribasso. 
In ogni caso, il premier ribadisce che "noi lavoriamo con un orizzonte temporale all'aprile 2013". Questo, dice, è il nostro "intendimento e quello che ci ha chiesto il presidente Napolitano affidandoci il mandato di governo".
Alle richieste se la risalita del differenziale Btp/Bund sia dovuta alle dichiarazioni dell'ex premier proprio sulla sua intenzione di togliergli la fiducia, Monti risponde: "Non ci avevo pensato, ora ci rifletterò". 

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