Panico nella notte a Mormanno |
I danni alla Cattedrale di Mormanno |
COSENZA - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5 è stata registrata all'1.05 nel Cosentino. L'epicentro, secondo quanto riferito dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è stato localizzato tra i comuni di Mormanno e Laino Castello, a una profondità di 6,3 chilometri. Dopo la prima scossa sono state oltre cento le repliche, la più forte delle quali con magnitudo 3.3. Per lo spavento una persona è morta per infarto a Scalea.
La scossa è stata registrata nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria tra le province di Potenza e Cosenza. Alla prima scossa sono seguite già quattro repliche, di magnitudo rispettivamente 2.7, 3.3, 2.1 e 2.5 (l'ultima all'1.35). La scossa è stata avvertita anche a Napoli e Taranto. Decine le chiamate ai vigili del fuoco.
La zona più colpita è quella di Mormanno, luogo dell'epicentro, dove le squadre della Croce Rossa hanno lavorato tutta la notte. Al momento non sono segnalati feriti ma a Scalea un uomo di 84 anni è morto per un infarto causato dal forte spavento.
I danni maggiori sono quelli segnalati a case ed edifici pubblici.
A Mormanno la cattedrale è stata dichiarata inagibile mentre l'ospedale è stato evacuato completamente: i degenti, 36 in tutto, si trovano ora al di fuori della struttura e per 14 di loro le autorità locali hanno chiesto la ricollocazione in altri nosocomi. Nel corso di una riunione, presieduta dal prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, per fare il punto sui danni, è stato deciso che tutte le scuole del paese resteranno chiuse per due giorni.
«C'è stato tanto panico, ma fortunatamente non ci sono feriti». Lo ha detto il sindaco di Mormanno, il centro più vicino all'epicentro del terremoto che ha interessato il Pollino, Guglielmo Armentano. «Nel centro storico - ha aggiunto il primo cittadino - ci sono alcune case lesionate, ma dobbiamo stabilire l'entità dei danni». L’esposizione di Mormanno alle scosse sismiche è provocato dal fatto che buona parte del centro abitato si trova su una faglia che determina una continua situazione di emergenza.
Testimone in prima persona del terremoto è stato il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che vive a Mormanno ed è stato sindaco per molti anni del centro del Pollino. "Abbiamo vissuto - racconta Pappaterra - momenti di estrema paura. Io stesso insieme alla mia famiglia ho dovuto abbandonare la mia casa e precipitarmi fuori a causa della violenza della scossa. Ma insieme alla mia ci sono tante altre case danneggiate, soprattutto nella parte più vecchia del paese. Eravamo preparati a quello che poteva accadere, ma devo dire che l'esperienza è stata ugualmente molto traumatica".
Una «prima ricognizione» effettuata dalla Protezione civile della Regione Basilicata nell'area del Pollino interessata dal forte terremoto di stanotte ha permesso di stabilire che «non risultano danni alle persone o danni evidenti alle cose». Lo si è appreso a Potenza dall'ufficio stampa della Giunta regionale lucana. È attiva la sala operativa regionale della Protezione civile, che segue di continuo la situazione nellal zona e ha attivato le strutture locali del volontariato. Nelle prossime ore anche personale del Dipartimento regionale raggiungerà l'area colpita dal sisma. Alle 8,25 c'è stata un'ulteriore scossa di magnitudo 4.0
A Castrovillari, altro centro del Pollino nel quale si è sentito molto forte il terremoto, le forze dell'ordine hanno predisposto un servizio di accoglienza presso lo stadio "M. Rende" per quelle persone che non hanno intenzione di tornare a casa. Infatti per le vie della città subito dopo la scossa il traffico è diventato intenso e la maggior parte della popolazione è in strada perché ha paura di rientrare nella propria abitazione.
Alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte. Il sindaco Gianpietro Coppola, ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture. In particolare sono crollate due abitazioni già evacuate perchè danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.
La macchina dei soccorsi e' in piena attivita'. A Mormanno si e' svolta una riunione presieduta dal Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, con i vertici delle forze dell'ordine e con i sindaci dei comuni danneggiati. Durante la riunione e' stato fatto il punto della situazione e sono state decise una serie di iniziative per fronteggiare la situazione. Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha richiamato il personale libero da servizio in modo da poter attuare tutti gli interventi necessari. Con la luce del giorno inizieranno i sopralluoghi per avere una quadro completo dei danni.
Sfollati a Mormanno |
Testimone in prima persona del terremoto è stato il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, che vive a Mormanno ed è stato sindaco per molti anni del centro del Pollino. "Abbiamo vissuto - racconta Pappaterra - momenti di estrema paura. Io stesso insieme alla mia famiglia ho dovuto abbandonare la mia casa e precipitarmi fuori a causa della violenza della scossa. Ma insieme alla mia ci sono tante altre case danneggiate, soprattutto nella parte più vecchia del paese. Eravamo preparati a quello che poteva accadere, ma devo dire che l'esperienza è stata ugualmente molto traumatica".
Una «prima ricognizione» effettuata dalla Protezione civile della Regione Basilicata nell'area del Pollino interessata dal forte terremoto di stanotte ha permesso di stabilire che «non risultano danni alle persone o danni evidenti alle cose». Lo si è appreso a Potenza dall'ufficio stampa della Giunta regionale lucana. È attiva la sala operativa regionale della Protezione civile, che segue di continuo la situazione nellal zona e ha attivato le strutture locali del volontariato. Nelle prossime ore anche personale del Dipartimento regionale raggiungerà l'area colpita dal sisma. Alle 8,25 c'è stata un'ulteriore scossa di magnitudo 4.0
A Castrovillari, altro centro del Pollino nel quale si è sentito molto forte il terremoto, le forze dell'ordine hanno predisposto un servizio di accoglienza presso lo stadio "M. Rende" per quelle persone che non hanno intenzione di tornare a casa. Infatti per le vie della città subito dopo la scossa il traffico è diventato intenso e la maggior parte della popolazione è in strada perché ha paura di rientrare nella propria abitazione.
Alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte. Il sindaco Gianpietro Coppola, ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture. In particolare sono crollate due abitazioni già evacuate perchè danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.
La macchina dei soccorsi e' in piena attivita'. A Mormanno si e' svolta una riunione presieduta dal Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, con i vertici delle forze dell'ordine e con i sindaci dei comuni danneggiati. Durante la riunione e' stato fatto il punto della situazione e sono state decise una serie di iniziative per fronteggiare la situazione. Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha richiamato il personale libero da servizio in modo da poter attuare tutti gli interventi necessari. Con la luce del giorno inizieranno i sopralluoghi per avere una quadro completo dei danni.
A Laino Borgo una casa di riposo per anziani è stata sgomberata per disposizione del sindaco a causa delle lesioni provocate alla struttura.
La gente è in strada e nella fascia che va da Morano a Mormanno manca la corrente elettrica.
La gente è in strada e nella fascia che va da Morano a Mormanno manca la corrente elettrica.
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