domenica 8 aprile 2012

I rapitori maoisti non si accontentano e “chiedono chiarimenti” al governo. E Paolo Bosusco dovrà ancora aspettare


BHUBANESWAR - Il gruppo di maoisti che ha in ostaggio l'italiano Paolo Bosusco ha chiesto chiarimenti al governo dell'Orissa, in India, in merito all'impegno sulle 13 condizioni poste per il rilascio dell'uomo. In un nuovo messaggio audio, il leader Sabyasachi Panda ha chiesto in particolare spiegazioni sul numero di persone che usciranno di prigione. L'ultimatum dei rapitori scadrà martedì.
Panda ha manifestato le sue "perplessità" sull'accordo raggiunto dai mediatori ieri. In particolare il punto più spinoso riguarderebbe il numero delle persone che dovrebbero lasciare la prigione in cambio della libertà di Bosusco. Il leader maoista si chiede perché solo alcuni di quelli da lui segnalati "sono stati inseriti nella lista approvata dai mediatori", aggiungendo che manca chiarezza anche sul "quando queste persone saranno liberate". 

Il leader del gruppo, inoltre, ha criticato il silenzio sul problema del divieto imposto ad alcune organizzazioni di massa. Infine Panda vuole anche sapere perché delle 13 richieste avanzate al momento del rapimento di Bosusco e Claudio Colangelo, "solo otto o nove sono state esaminate: perché non le altre?". Da parte sua l'unità di crisi dell'Orissa si è riunita oggi per esaminare la situazione. Un portavoce ha confermato che "la richiesta di chiarimento è stata esaminata", e che "ci vorrà un po' di tempo, fra oggi e domani, per rispondere".

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